La musica della Iuc in streaming su Spotify

Parte martedì 14 aprile la nuova proposta musicale dell’Istituzione Universitaria dei Concerti per seguire la musica durante l’isolamento per l’emergenza sanitaria.

Iuc Aula Magna
Les Arts Florissants durante il concerto del 15 febbraio 2020 alla Iuc © Claudio Rampini

Anche l’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma (Iuc) mette in campo una nuova proposta per seguire e diffondere la Grande Musica durante questo periodo di isolamento forzato che si sta, purtroppo, rivelando più lungo del previsto. Dopo i consueti canali social anche Spotify

 

La Iuc su Spotify

Dal 14 aprile la Iuc propone un nuovo canale digitale per diffondere e apprezzare i capolavori della Grande Musica. Una nuova proposta per alleviare l’isolamento di tutti appassionati dovuto alle disposizioni emanate dal governo per contrastare l’emergenza sanitaria tuttora in atto.

Si conferma così lo “stile IUC” per rinsaldare quel rapporto privilegiato che l’istituzione romana ha con il suo numerosissimo pubblico. Lo strumento scelto è la piattaforma Spotify strumento essenziale perché garantisce quella necessaria ‘interattività’ utile a chi voglia ascoltare attivamente musica.

La Iuc su Spotify renderà subito saranno disponibili due playlist con oltre cinquanta ore di musica. Nei prossimi giorni diventeranno settanta con l’aggiunta di altre compilation e aggiornamenti continui. Per rendersi conto della ricchezza della proposta basterà aprire Spotify e digitare sulla barra di ricerca “IUC Classica, jazz & more”. Si potrà, quindi, constatare con facilità la molteplicità di stili e generi musicali che caratterizza questo canale. si va dai grandi capolavori della classica suonati dai più grandi interpreti al jazz, al pop e alla musica per il cinema.

spotify

Le scelte del direttore artistico Giovanni D’Alò

I brani sono stati scelti personalmente dal direttore artistico della IUC, Giovanni D’Alò, che così presenta quest’iniziativa: “L’ascolto su Spotify favorisce soprattutto tracce brevi, infatti è ideale per le canzoni, ma c’è anche molta classica, quasi sempre però ghettizzata in playlist monografiche.” Aggiunge poi “La nostra è una proposta diversa. La playlist principale parte con più di 500 brani e si possono ascoltare uno dopo l’altro, ad esempio, Bach, Beethoven, David Bowie, Morricone, Paolo Conte, Philip Glass, poi ancora Chopin, Frank Sinatra, Miles Davis, Schubert, Lana Del Rey e così via”

D’Alò consiglia anche le modalità dell’utilizzo: “Ognuno potrà scegliersi il percorso secondo i gusti personali ed anche, ma l’opzione che consigliamo è la riproduzione casuale. Saltando di palo in frasca – aggiunge –  vengono fuori combinazioni straordinarie. E se un pezzo non piace, basta un click e si passa a quello successivo.”

 

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