L’Accademia di Santa Cecilia per il Giorno della Memoria

Domani 27 gennaio sul sito dell’Accademia, in streaming gratuito, tre appuntamenti in per non dimenticare gli orrori della Seconda Guerra Mondiale

santa cecilia 27 gennaio
Il clarinettista Alessandro Carbonare il il musicologo Sandro Cappelletto © Musacchio & Ianniello

L’Accademia Nazionale di Santa partecipa domani 27 gennaio all’iniziativa ‘Memoria genera futuro’. È una proposta del Comune di Roma inserita negli eventi programmati per il Giorno della Memoria. Parteciperanno il Coro di Voci Bianche, le prime parti dell’orchestra di Santa Cecilia e l’attrice Monica Demuru

 

Santa Cecilia per il Giorno della Memoria 2021.

L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia partecipa all’iniziativa per il Giorno della Memoria 2021, Memoria genera futuro, del Comune di Roma, con tre proposte di ascolto online gratuito sul sito istituzionale dell’Accademia www.santacecilia.it disponibili per l’intera giornata del 27 gennaio. Tre saranno il link da cliccare www.santacecilia.it per ascoltare e vedere quanto proposto dall’Istituzione musicale romana. In homepage si potrà ascoltare il Coro di Voci bianche dell’Accademia che intonerà da remoto Beautiful that way. È il tema principale della colonna sonora scritta da Nicola Piovani per il film di Roberto Benigni La vita è bella.

 

Il segreto di Isabella di Lia Levi.

Nel secondo link sarà possibile ascoltare il contenuto di un significativo libro per ragazzi. Si tratta de Il segreto di Isabella, edito nel 2019 dall’Accademia di Santa Cecilia assieme a Edizioni Curci per la collana I Gusci. Sono pagine scritte da Lia Levi, scrittrice molto amata da grandi e piccini, vincitrice del Premio Strega Giovani 2018. In esse si racconta la storia di tre ragazzine alle prese con le vicende dell’ultima guerra e del primo dopoguerra. L’attrice Monica Demuru farà rivivere le storie delle tre amiche: Caterina e Serena, entrambe alle prese con le prime esperienze di vita e di autonomia. Conoscono un’altra ragazza, Isabella, misteriosa e solitaria, che le coinvolge con le sue esperienza di vita. Il racconto è scorrevole è offre una panoramica non solo sulla Shoah ma anche sulla cultura ebraica e la musica klezmer. Le illustrazioni sono di Laura Fanelli, le musiche originali di Gabriele Coen, eseguite dallo stesso Coen al clarinetto e Gianluca Casadei alla fisarmonica.

Per comprendere l’importanza di questo testo citiamo le parole della stessa Lia Levi. “Il Segreto di Isabella è un segreto della sua vita, legato alla sua sopravvivenza, ma è anche un segreto psicologico. A un certo punto questa piccola protagonista dice seriamente: ‘la musica mi ha salvato la vita’ e questo vale sia in senso letterale, sia in senso simbolico. La musica è stato un elemento fondamentale di questa storia anche se nel libro vengono raccontate molte altre vicende.”

 

Messiaen e la musica nel campo di Görlitz.

Il terzo link darà la possibilità di entrare in contatto con una delle pagine musicali più impressionanti della Seconda Guerra Mondiale: il Quatuor pour la fin du temps di Olivier Messiaen.

Scritto nel 1940 presso lo Stalag VIII-A del campo di prigionia di Görlitz, dove venne eseguito per la prima volta il 15 gennaio 1941. Lo stesso Messiaen sedeva al pianoforte con al suo fianco tre altri prigionieri musicisti. Organico del quartetto, oltre al pianoforte, violino, violoncello e clarinetto. Nella versione disponibile sul sito dell’Accademia ci sono le prime parti dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, Carlo Maria Parazzoli (violino), Gabriele Geminiani (violoncello), Alessandro Carbonare (clarinetto), accompagnati da Andrea Dindo al pianoforte. La voce narrante è quella di Sandro Cappelletto autore anche di un libro sull’argomento: Görlitz Stalag VIII A – 15 gennaio 1941 edito da Colophon.