Ex vigile urbano spara a moglie e figlio uccidendoli, poi si suicida

Drammatico omicidio-suicidio alle porte di Torino: l'autore del gesto è un ex vigile urbano che, prima di uccidersi, ha sparato alla moglie e al figlio

omicidio e suicidio alle porte di Torino

Dramma familiare in periodo di emergenza da coronavirus ma non collegato ad esso. Un uomo, ex vigile urbano, ha sparato alla moglie e al figlio, uccidendoli, per poi togliersi la vita. Il drammatico duplice omicidio e suicidio è avvenuto nel comune di Beinasco, ubicato in Piemonte, alle porte di Torino.

Ex vigile urbano uccide moglie e figlio e si suicida

Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti i fatti si sarebbero verificati al 12 di via Roma: l’autore del gesto, un 66enne, avrebbe contattato i carabinieri dopo aver ucciso i famigliari e rivelando loro di averlo fatto prima di riagganciare e rivolgere l’arma da fuoco verso sè stesso. Una delle vittime è il figlio, 29 anni, nel 2019 candidato per la Lega alle elezioni comunali e volontario della Croce Rossa del comune, attualmente disoccupato. “Ho ucciso mia moglie e mio figlio”, ha detto il 66enne, per poi spararsi poco prima dell’arrivo dei militari: la prima vittima sarebbe stata la moglie, Bruna de Maria, ex dipendente comunale in pensione da pochi giorni e, poco dopo, il figlio.

No avvisaglie di problemi in famiglia

L’autore del gesto era molto conosciuto in paese. Secondo le prime testimonianze non aveva mai manifestato intenzioni estreme e non aveva mai dato avvisaglie di problemi in famiglia. Nella giornata di ieri aveva persino incontrato un vicino di casa parlando con lui della pandemia di coronavirus e scherzandoci su. All’arrivo i carabinieri si sono trovati di fronte ad una scena drammatica: tre corpi senza vita uno accanto all’altro. Si indaga sulle ragioni del gesto.