
Le borse di studio non sono solo un sostegno economico: rappresentano un vero e proprio ascensore sociale, uno strumento essenziale per garantire che il talento e la dedizione vengano premiati, indipendentemente dal reddito familiare. La recente discussione in Consiglio regionale del Piemonte ha riportato al centro del dibattito il tema del diritto allo studio, con Fratelli d’Italia che ha votato a favore dell’Ordine del Giorno 192 sulle borse di studio.
Secondo Carlo Riva Vercellotti, Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale, l’attuale amministrazione ha segnato una svolta significativa nell’investimento per le borse di studio: “L’assessore Chiorino e la Giunta Cirio hanno portato l’investimento sulle borse di studio da 43 a 102 milioni, il 137% in più rispetto a quando governava il centrosinistra. Ma per noi è giusto vadano a capaci e meritevoli”.
Il concetto di merito è stato il fulcro del confronto avviato tra gli alleati di centrodestra, con Fratelli d’Italia che ribadisce una posizione chiara sulla questione: “Sulle borse di studio – dichiara Riva Vercellotti – abbiamo avviato un confronto serio sui criteri di assegnazione con gli alleati di centrodestra. Abbiamo sensibilità diverse, ma ci uniscono valori comuni e condivisi, ed al riguardo per noi è centrale il merito, l’unico ascensore sociale”.
Il dibattito si inserisce in un contesto più ampio, che tocca la visione della società e il valore della competenza: “A chi per anni ha sostenuto ‘l’uno vale uno’ e che la competenza non serve, messaggi devastanti di cui ancora oggi paghiamo le conseguenze, rispondiamo con una visione di società che premia il merito. Nella nostra visione – aggiunge Riva Vercellotti – i capaci e meritevoli, hanno diritto di raggiungere i gradini più alti degli studi, come recita la nostra Costituzione”.
L’accento posto sul merito non è solo una questione di principio, ma una precisa scelta di campo: “Essere per il merito significa che tra un ragazzo pelandrone che si iscrive, prende soldi pubblici, non studia e passa il suo tempo ad occupare atenei o a caricare la polizia, ed uno studente meritevole, cresciuto in una famiglia dalle limitate possibilità, noi siamo e saremo sempre dalla parte di quest’ultimo”.
La volontà di premiare l’impegno e il talento con un incremento significativo delle risorse destinate alle borse di studio è stata rivendicata con forza: “L’assessore Chiorino in questi anni ha sostenuto le borse di studio con ingenti risorse, che mai la sinistra aveva ipotizzato in passato; rivendichiamo questo grande impegno, come pure la scelta di investire sempre più sulle capacità e sul merito”, conclude Riva Vercellotti.
Questa decisione segna un punto cruciale per il futuro dell’istruzione in Piemonte: il merito come criterio cardine per l’accesso agli aiuti economici rappresenta un cambio di paradigma destinato a incidere sul percorso formativo di migliaia di studenti. In un mondo sempre più competitivo, dove la preparazione fa la differenza, le borse di studio possono essere la chiave per il successo di giovani talenti, garantendo a tutti un’opportunità di crescita reale, basata sulle proprie capacità e sul proprio impegno.
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