Supernova

Una coppia di sessantenni decide di fare un viaggio nella memoria in camper andando a visitare persone e luoghi del loro passato. Sam e Tusker hanno una splendida relazione e sono ancora innamorati come il primo giorno. Uno pianista e l’altro scrittore si sono sempre fatti compagnia completando a vicenda le loro profonde affinità. La notizia di una malattia con cui Tusker dovrà convivere sarà l’occasione per dimostrare ancora una volta la solidità del loro rapporto.

Arriva in sala Supernova il nuovo lavoro di Harry Macqueen con protagonisti Colin Firth e Stanley Tucci. Il film è un road movie malinconico ma anche una riflessione su come sia difficile affrontare cambiamenti che la vita impone. I due protagonisti sono professionisti affermati che hanno costruito qualcosa cui non avrebbero mai pensato di dover rinunciare ma la sorte ci si è messa di mezzo.

Con un tono enfatico ma non fastidioso il regista non lesina sulle emozioni senza caricare di troppa enfasi le scene. La devozione di due esseri umani diventa un senso d’appartenenza capace di far accettare gli eventi senza alcuna rassegnazione. Se al Tusker di Tucci non sono permessi cedimenti in rispetto alla sua personalità, Firth , uomo dal carattere differente, incarna momenti di negazione, naturali quando si ama.

La forza del film sono sicuramente i due protagonisti, in grado di recitare l’amore senza dover eccedere in troppi orpelli, oltre agli ottimi dialoghi. Il viaggio come evocazione di un passato felice, ma anche la presa di coscienza di quanto la vita dei due protagonisti sia andata bene. Non è da tutti vivere un sentimento avendo la fortuna di trovare un’anima affine, questa certezza è la chiave di Supernova. La particolarità del film, rispetto ad altri simili, è che parla di accettare senza passività gli eventi, provando , dove possibile , a sorridere.