Se Esopo non fosse vissuto nel VI secolo a.C. ma in questi giorni, al posto di scrivere la favola dell’aquila e dello scarabeo avrebbe scritto quella del pollo e la volpe. E i personaggi sarebbero stati il ministro della Cultura, Sangiuliano (il pollo) e la “presidente della Fashion Week Milano Moda”, Maria Rosaria Boccia (la volpe).
Tutto cominciò così
La dottoressa Boccia, presidente della Fashion Week Milano Moda, che non ha nulla a che vedere con la “Fashion Week” milanese (tant’è che la Camera della Moda l’ha diffidata dall’usare quel marchio) era una vecchia conoscenza di Sangiuliano, quando il Ministro era direttore del Tg2.
La Boccia in quel periodo promuoveva in Parlamento una serie iniziative per il comparto nuziale e per i benefici fiscali per la chirurgia estetica, godendo di visibilità proprio sul Tg2.
Non solo, la plurilaureata Boccia, contribuiva, sempre in quel periodo alla formazione di un gruppo parlamentare sulla dieta mediterranea, presieduto da Marta Schifone (Fdi), con la partecipazione del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e il sottosegretario alla sanità Marcello Gemmato.
A un certo punto la Boccia iniziò a essere l’ombra di Sangiuliano (le foto sul suo profilo Instagram ne sono testimoni) ma la bionda incendiaria malgrado i selfie con il Ministro, malgrado le telecamere, le foto e gli eventi istituzionali, rimaneva una “emerita sconosciuta” ai più.
Sangiuliano – Boccia: 26 agosto 2023, il giorno incriminato
Il 26 agosto, con un post su Instagram, la bella pompeiana in un selfie, in compagnia del ministro Sangiuliano, si auto-dichiarava “consigliere del ministro per i Grandi eventi“. Ma, a distanza di poco, arrivava la secca smentita dello staff del Ministro che negava qualsivoglia incarico della signora.
La Boccia, di tutta risposta, ribatteva specificando che la nomina “era stata disposta ma non ancora formalizzata a causa di intoppi burocratici”.
La bionda pompeiana, per rendere credibile la sua versione, iniziò quindi a diffondere documenti che sembravano confermare il suo coinvolgimento in diverse attività ministeriali.
La prima ammissione di Sangiuliano
Probabilmente, sperando di mettere fine ai botta e risposta, il ministro Sangiuliano decise di ammetter di aver pensato alla “nomina a titolo gratuito” della Boccia ma di non aver dato seguito per probabili conflitti di interesse segnalati dal suo gabinetto.
“La spia” Dagospia
Ma a far scoppiare il bubbone è stata la pubblicazione di Roberto D’Agostino, sul suo sito, di una mail del direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, ai collaboratori di Sangiuliano riguardante dettagli riservati sulla visita agli scavi dei ministri della Cultura del G7 e di altri paesi invitati. E tra i destinatari della email c’era anche Maria Rosaria Boccia.
Alla dottoressa è stato quindi servito un meraviglioso assist. Forte di quanto pubblicato da Dagospia, l’avvenente quarantenne ha inziato a diffondere screenshot di gruppi di WhatsApp dello staff del Ministro nei quali anche lei era inserita. Il resto è storia di queste ultime ore.
Le conseguenze della love story Sangiuliano – Boccia
Da diversi giorni non si fa che parlare della love story tra il Ministro e la dottoressa Boccia. Nemmeno la pubblica ammissione di Sangiuliano su Rai1, in prima serata, è stata sufficiente a smontare il polverone. Il Ministro ha confermato la relazione extra-coniugale e ha chiesto scusa a Giorgia Meloni e ai suoi collaboratori e, seppur non dichiaratamente, anche agli italiani.
I partiti di opposizione hanno quindi criticato la scelta del Ministro di riferire davanti al popolo e non in Parlamento. Inoltre, come era prevedibile, Schlein e compagni ne hanno chiesto anche le dimissioni.
Dimissioni presentate da Sangiuliano al Presidente del Consiglio e rifiutate.
Il ricatto
Per quanto Maria Rosaria Boccia si sia fatta una gran pubblicità, gli italiani non hanno molto apprezzato la divulgazione di foto, registrazioni (sia audio che video) fatte di nascosto dalla dottoressa in tempi non sospetti. La bomba scoppiata tra le mani del Ministro è stata un boomerang anche per la sua immagine. La Boccia è così passata da imprenditrice, influencer, organizzatrice di eventi a “mangiatrice di uomini”.
Come rimediare? Rilasciando una videointervista a La Stampa, di cui vi diremo tutto nella giornata di domani, nella quale, per passare da “perfida” a “santa”, avrebbe dichiarato che il ministro Sangiuliano sarebbe vittima di un ricatto.
“Ci sono alcune persone che ricattano il ministro per delle agevolazioni che hanno avuto” ha affermato la Boccia per poi aggiungere: “Il ministro ha divulgato informazioni non corrette. Ero sempre con il ministro, non in trasferte brevi ma sempre in trasferte lunghe”.
Riassumendo: sputtaniamo sia il Ministro che il Governo così vanno tutti a casa.
La favola del pollo e la volpe
Torniamo, in conclusione, al titolo di questo articolo. Pare evidente che Gennaro Sangiuliano si sia preso una bella sbandata per la bionda partenopea. Ma alzi la mano chi, infatuato (uomo o donna che sia) non abbia mai ceduto all’euforia di un nuovo amore perdendo un po’ di lucidità.
Il Ministro, al di là del suo incarico, è un essere umano e, quando il cuore batte forte, è difficile mettere dei confini tra sentimenti e realtà. E lui ci è cascato come un pollo. A 62 anni suonati, il Ministro è stato corteggiato da una avvenente quarantenne, giunonica, 20 centimetri più alta di lui che, tra sorrisi, carezze (non andiamo oltre ndr), viaggi, serate gli ha fatto vivere una seconda giovinezza.
Ci viene da pensare, interpretando il pensiero di tanti italiani, che la dottoressa Boccia abbia studiato tutto a tavolino. Una vera volpe. Ma anche lei è umana. Dopo essersi “sacrificata” per la carriera, vedendo scappare l’opportunità della vita, sono saltati i nervi. Adieu ai viaggi, alle cene, alla carriera.
Esopo docet: la volpe esce sempre di scena con la coda tra le gambe.