Liolà di Pirandello inaugura la stagione di prosa al Manzoni

Liolà di Pirandello

Dal 12 ottobre fino al 24 ottobre, Liolà di Pirandello è in scena al Manzoni. L’opera pirandelliana ha inaugurato la stagione di prosa del famoso teatro milanese nel giorno che è coinciso, oltretutto, con il ritorno alla capienza in sala al 100% post Covid.

Giulio Corso è Liolà

L’attore, per quanto giovane, interpreta magistralmente Liolà. Giulio Corso può essere considerato un vero talento: arriva da esperienze teatrali importanti come, ad esempio, i musical “Grease” e “Aggiungi un posto a tavola” e  nella pièce pirandelliana da vita al personaggio di Liolà con una impeccabile recitazione.

Giulio Corso

Le donne di Liolà

Le donne sono d’importanza fondamentale in questa opera pirandelliana. A interpretarle, rispecchiando al meglio le figuri femminile del tempo troviamo: Caterina Milicchio, Alessandra Ferrara, Margherita Patti, Alessandra Falci, Sara Baccarini, Giorgia Ferrara e  Federica Breci. L’applauso più forte del pubblico però va a Emanuela Muni  che interpreta zia Croce.

 

Enrico Guarneri

Zio Simone Palumbo è interpretato da Enrico Guarneri.L’attore catanese rende vivo il suo personaggio caricandolo di tutte le sfumature che la sua esperienza sul palcoscenico e la sua simpatia gli consentono.

 

Enrico Guarneri

Adattamento e regia di Francesco Bellomo. Note di regia.

Liolà è una commedia d’ambiente siciliano che trae spunto dal quarto capitolo del “Fu Mattia Pascal” e dalla novella “La mosca”.  In questa edizione si è scelto di collocare il periodo storico a cavallo dei primi anni ’40. Il contesto scenografico ci riporta al borgo marinaro di Porto Empedocle, con le costruzioni di un bianco accecante che le incastona perfettamente nel paesaggio della Scala dei Turchi, adiacente la casa natia di Pirandello.

Questo espediente consente una ricollocazione oltre che di luogo, anche delle caratteristiche dei personaggi: Liolà è un don Giovanni senza morale che,  con il suo comportamento, scombussola l’apparentemente morigerata società in cui  si muove.  Zio Simone Palumbo diventa un commerciante di zolfo che governa le attività economiche del borgo, tentando di camuffare con le ricchezze, la sua impotenza.

Accanto a lui si muove uno spaccato di società dove, attraverso intrighi e vendette incrociate, domina la brama di benessere materiale che pervade gli altri personaggi. In particolare Zia Croce e sua figlia Tuzza, ma dalla quale non è immune la stessa Mita, che ha accettato, spronata da sua Zia Gesa,  di sposare il ricco Zio Simone,  per acquisire una solida posizione sociale.

Se è vero che la gioia di vivere, la spensieratezza della commedia, prevalgono su qualsiasi tipo di complicazione intellettualistica, qui Liolà, il trasgressore delle regole, è l’unico personaggio positivo, mentre gli altri sono interessati, egoisti e gretti.

Ma un senso di giustizia lo induce a infrangere le regole della moralità comune spontaneamente, senza rendersene conto. Questa commedia fa ridere, ma non è gioconda, è allegra con cattiveria a spese di tutti.  Nel testo si sente sempre la presenza di un ingegno creatore che ha quasi la tristezza dell’opera che immagina e una superiore ironica pietà dei personaggi che egli fa ridere.

Come disse Antonio Gramsci “Liolà è il prodotto migliore dell’energia letteraria di Luigi Pirandello, è una commedia che si riattacca ai drammi satireschi della Grecia antica, Mattia Pascal, il melanconico essere moderno, vi diventa Liolà, l’uomo della vita pagana, pieno di robustezza morale e fisica”.

 

Teatro Manzoni – via Manzoni 42 -Milano

Orari: feriali ore 20,45 – domenica ore 15,30

Biglietti: Poltronissima Prestige € 35,00 – Poltronissima € 32,00 – Poltrona € 23,00   Poltronissima under 26 € 15,50