“Il marito invisibile”, la commedia teatrale in video-call

Il marito invisibile
Maria Amelia Monti e Marina Massironi

La nuova stagione del Teatro Manzoni apre con uno spettacolo tutto particolare dal titolo “Il marito invisibile”, con due co-protagoniste d’eccezione: Maria Amelia Monti e Marina Massironi.

La trama

Una videochat fra due amiche cinquantenni, Fiamma (Maria Amelia Monti) e Lorella (Marina Massironi), che non si vedono da tempo. I saluti di rito, qualche chiacchiera, finché Lorella annuncia a sorpresa: mi sono sposata! La cosa sarebbe già straordinaria di per sé, vista la sua proverbiale sfortuna con gli uomini. Ma diventa ancora più incredibile quando lei rivela che il nuovo marito ha … non proprio un difetto, una particolarità: è invisibile.

Fiamma teme che l’isolamento abbia prodotto danni irreparabili nella mente dell’amica e si propone di aiutarla, ma non ha fatto i conti con la fatale, sconcertante, attrazione di noi tutti per l’invisibilità.

Spettacolo in video-call

“Il Marito Invisibile” di Edoardo Erba è la prima commedia in videocall. Una messinscena innovativa con le attrici che recitano, sul palco, senza mai guardarsi avvolte da uno sfondo completamente blu; in alto, invece, appaiono in due grandi schermi mentre sono nelle loro case  come a dire che la realtà virtuale supera la realtà ordinaria. Un’esilarante commedia sulla scomparsa della nostra vita di relazione con le due protagoniste che ci accompagnano, con la loro personalissima comicità, in un viaggio che dà i brividi per quanto è scottante e attuale.

Il commento del regista

“Nella regia de “Il marito invisibile” ho voluto creare una realtà virtuale più ricca e articolata della realtà che vediamo sul palco. Le attrici recitano sullo sfondo di un blue screen circondate da una realtà monocromatica, che prende vita e colore solo dal piano della telecamera in su. Sui grandi schermi che sovrastano il palco, invece, le vediamo vivere nelle loro case, piene di oggetti, di luci, di fumo, di colori e di movimento. Il contrasto – funzionale alla storia che la commedia racconta – mette lo spettatore in una situazione nuova. Può guardare le attrici sui grandi schermi, godendosi il loro primo piano o, viceversa, guardarle dal vivo sul palco o, ancora, guardarle un po’ da una parte, un po’ dall’altra, “montando” le immagini come meglio crede.

Benché composto da cinque scene con passaggi di tempo fra l’una e l’altra (cinque atti si sarebbe detto una volta) lo spettacolo non prevede mai il buio. Gli schermi sono sempre attivi, perché quando i personaggi escono di scena, prendono il cellulare e il pubblico vede ingrandito quello che loro vedono sullo schermo del telefono. Ne esce un atto unico dal ritmo incalzante, che cattura lo spettatore dalla prima battuta, senza lasciargli mai la possibilità di distrarsi.”

Commedia dolceamara

Monti e Massironi ci regalano due personaggi in parte fragili, ma che si trasformano nel corso dello spettacolo, seppur in maniera molto differente.

Una commedia dal sapore dolce amaro, che ci racconta come sono cambiate le nostre relazioni dopo la pandemia, come la tecnologia abbia fagocitato il nostro tempo e la nostra attenzione, come l’incomunicabilità con chi ci sta attorno ci faccia perdere il senso della realtà.

Lo spettacolo sarà al Teatro Manzoni fino al 30 ottobre.