L’immagine sovrana di Urbano VIII a Palazzo Barberini fino al 30 luglio

La mostra celebra i 400 anni dall’elezione di Urbano VIII per ricordare il suo progetto politico-culturale che vide Roma protagonista del Barocco.

Una sala della mostra Immagine Sovrana. Foto Alberto Novelli

Si è aperta lo scorso 18 marzo la mostra L‘immagine sovrana. Urbano VIII e i Barberini che sarà visitabile a Roma a Palazzo Barberini fino al 30 luglio prossimo. Strutturata in 12 sezioni, approfondisce la personalità artistica culturale di uno dei pontificati più lunghi della storia. Durato dal 1623 al 1644 proprio quest’anno è ricordato a 400 anni dell’elezione al soglio di Pietro di Maffeo Barberini, papa Urbano VIII.

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Immagine Sovrana. Sezione 2 “Immaginare la dinastia”. Foto Alberto Novelli

 

L’immagine sovrana. Urbano VIII e i Barberini

Dallo scorso 18 marzo è visitabile, presso la grande struttura architettonica di Palazzo Barberini a Roma, la mostra L’immagine sovrana. Urbano VIII e i Barberini. La mostra vuole porre in evidenza la statura culturale e politica di Papa Urbano VIII, personalità tra le più importanti della sua epoca per influire sulla Scienza, sull’Arte e sul Pensiero. Mise in atto un progetto particolarmente ambizioso che, attraverso la promozione delle Arti e il mecenatismo potenziò il governo spirituale e temporale della Chiesa. Ad esso collaborarono i suoi nipoti Francesco e Antonio, entrambi cardinali e il Principe Taddeo Barberini.

Sotto il pontificato di Urbano VIII, al secolo Maffeo Barberini, Roma ebbe uno sviluppo artistico di enorme importanza.  Il papa diede un timbro inconfondibile al suo pontificato, promuovendo imprese colossali come il baldacchino di San Pietro, disegnato da Gian Lorenzo Bernini, o l’affresco di Pietro da Cortona nel grande salone di Palazzo Barberini. Si impose un nuovo stile, che ebbe immediata diffusione non solo a Roma e in Italia, ma nell’intero scenario europeo: il Barocco.

La mostra è curata da Maurizia Cicconi, Flaminia Gennari Santori e Sebastian Schütze. È prodotta dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica con il sostegno della Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura.

L’immagine sovrana. La struttura della mostra

La mostra comprende l’esposizione di 120 opere, per la gran parte, 80, appartenenti alla collezione di Palazzo Barberini. Le altre 40, invece, provengono da altre istituzioni museali, collezioni private italiane e internazionali.

Per quanto riguarda l’allestimento, Flaminia Gennari Santori, co-curatrice della mostra ha dichiarato: “Questa mostra rappresenta l’apice di un lavoro di ricerca durato molti anni, segnando un traguardo importante del percorso di confronto e di scambio con le istituzioni museali italiane e straniere che ho perseguito fin dal mio insediamento” – aggiungendo poi  “Sono infatti moltissimi i musei, i collezionisti e le istituzioni con cui abbiamo intessuto rapporti in questi anni, che hanno capito l’importanza del progetto e aderito con entusiasmo concedendo prestiti prestigiosi”.

Il percorso espositivo si articola in dodici sezioni. Si parte dallo Spazio Mostre al piano terra e si prosegue nelle sale monumentali del piano nobile. Ambienti come il Salone Pietro da Cortona, la Sala Marmi e Sala del Trono ed alcune sale della collezione permanente ne sono cornice ideale.

L’immagine sovrana. Le 12 sezioni.

La mostra consta di 12 sezioni ognuna delle quali dedicata ad un tema particolare al quale sono abbinate opere considerate di riferimento. La Sezione 1, “Piacere e Strategia”, dedicata a Maffeo Barberini, presenta una serie di ritratti ed alcune opere esplicative per il suo ‘gusto’ dell’Arte. Tra queste il Sacrificio di Isacco di Caravaggio (Gallerie degli Uffizi); il San Sebastiano nella cloaca Maxima di Ludovico Carracci (The J. Paul Getty Museum).

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Gian Lorenzo Bernini. Ritratto di papa Urbano VIII Barberini. Collezione Principe Corsini. Foto A. Quattrone

“Immaginare la dinastia” è la Sezione 2 dedicata agli altri membri della famiglia come i cardinali Francesco e Antonio e il principe Taddeo Barberini. Il ritratto bronzeo di Urbano VIII di Gian Lorenzo Bernini, commissionato dal cardinale Antonio, è abbinamento molto significativo assieme al Ritratto di Taddeo Barberini di Andrea Sacchi che al termine della mostra sarà sottoposto a un intervento di restauro a cura del Laboratorio di Restauro del museo.

Poi la Sezione 3, “La Fabbrica dei santi”, che ha come opera simbolo il Martirio di Sant’Erasmo di Nicolas Poussin dei Musei Vaticani. Molti capolavori della collezione Barberini sono esposti nella Sezione 4, “Hic Domus” mentre alle “Imprese di famiglia” è dedicata la sezione 5. Importante per Papa Urbano VIII fu il recupero dell’arte antica come mette ben in evidenza la Sezione 6, “Cultura antica”. Qui si potrà vedere la grande tela di Jean Lemaire, Anacoreta con l’obelisco Barberini, proveniente dalle collezioni del Museo del Prado.

Le altre Sezioni

La Sezione 7, è dedicata alla cultura scientifica, “Scienza moderna”, mentre la Sezione 8, “Tessere la trama”, espone i pregi dell’arazzeria seicentesca. Di rilievo anche il rapporto dei Barberini con le istituzioni letterarie ed accademiche dell’epoca, analizzato nella Sezione 9, “La retorica e la poesia”. Le api sono il simbolo importante dei Barberini. La Sezione 10, “Le Api Munifiche”, è dedicata alle opere commissionate dai nipoti del papa e poi inviate come doni diplomatici alle corti di Parigi, Madrid, Londra e Vienna. Invece nella Sezione 11, invece, “Intorno all’alveare”, si parla episodi di collezionismo di personaggi appartenenti all’entourage della famiglia nobiliare.

Non poteva mancare un accenno al teatro e alla scenografia, entrambi elementi portanti dell’ideologia ‘barocca’. A questo aspetto è dedicata la parte conclusiva della mostra con la Sezione 12, “Il Teatro degli Stupori”. Qui sono ricordati gli sfarzi delle rappresentazioni di qualsiasi origine testimoniate significativamente dal Carosello per l’ingresso di Cristina di Svezia di Pietro Gagliardi proveniente da Palazzo Braschi.

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Immagine Sovrana. Sezione 12 “Il Teatro degli Stupori”. Foto Alberto Novelli

 

Una mostra piacevole per il visitatore.

La nostra descrizione della mostra è per forza di cose deficitaria vista la ricchezza della proposta culturale. Possiamo dire però che nel complesso la L’immagine sovrana. Urbano VIII e i Barberini è allestita in modo ottimale per rendere la visita piacevole ed accattivante. Il visitatore ha a disposizione pannelli esplicativi concisi ma esaustivi, che arricchiscono un percorso già molto ricco per la cornice scenografica che lo contiene. Buona la collocazione delle opere anche per l’illuminazione scelta appositamente per una fruizione appagante delle opere esposte.

Per approfondire le tematiche della mostra segnaliamo che lunedì 17 aprile 2023, si terrà a Palazzo Barberini la giornata di studi “Un papa poeta” Maffeo Barberini e la cultura letteraria di primo Seicento. L’appuntamento è curato Emilio Russo, professore ordinario di Letteratura italiana alla “Sapienza” Università di Roma.

 

 

L’immagine sovrana

Urbano VIII e i Barberini

Gallerie Nazionali di Arte Antica – Palazzo Barberini

Roma, via delle Quattro Fontane 13

dal 18 marzo al 30 luglio 2023.

Orari di visita: martedì – domenica, ore 10.00 – 19.00. Ultimo ingresso alle ore 18.00.

Per l’accesso è sufficiente il biglietto di entrata a Palazzo Barberini.