Due film con Jean Gabin

P…P… LE MOKO

La fredda alba del commissario Joss Georges Lautner 1967

L’anziano commissario Joss indaga sull’assassinio di un suo vecchio amico portando alla luce una Parigi criminale, sommersa e senza scrupoli. Il film è un poliziesco intimista come raramente se ne trovano. Riflessivo e scorretto si sviluppa su una recitazione, quella di Gabin, in grado di bastare per travolgere lo spettatore con la sua misurata desolazione. Il protagonista è un uomo d’altri tempi che non riesce a convivere con le trasformazioni della società e si attacca a valori in disuso come l’onore.

La sceneggiatura di Micheal Audiard è da applausi a scena aperta. Dialoghi che potrebbero essere scomposti e riletti per apprezzare a pieno la loro onestà poetica. Un quadro fintamente a tinte fosche di una Parigi in piena rivoluzione sessantottina, dove i cambiamenti sociali sono usati non sempre in maniera lecita e dove i sentimenti si moltiplicano senza saldarsi mai. La fredda alba entra direttamente in quelle pellicole nascoste che hanno fatto di Gabin il viso di un mondo passato attraverso due guerre e ultimo depositario del sapere intuitivo.

Il bandito della casbah Julien Duviver 1937

Pepè le Moko è un criminale braccato dalla polizia che vive nella casbah di Algeri dove ha appoggi e protezioni. L’arrivo di Gaby, una ragazza francese, romperà questo precario equilibrio. Pepè rischierà di uscire dalla casbah per raggiungere la sua amata a Parigi. Dopo aver ipotizzato il piano nei minimi particolari, il delinquente innamorato dovrà fare i conti con la realtà che lo porterà a una decisione irrevocabile.

Uno dei film più famosi appartenenti al “realismo poetico” francese Pepè le Moko si ispira ai gangster movie made in Usa, come Nemico Pubblico o Scarface, aggiungendo alla vicenda una dose di romanticismo. La regia è contraddistinta da movimenti di macchina leggeri che si combinano con un uso massiccio del sonoro allo scopo di esaltare il ritmo e l’empatia della vicenda. Guardandolo dopo molti anni il film è ancora un melodramma sulla sconfitta, una sorta di western moderno, dove la psicologia dei personaggi gioca un ruolo fondamentale .