Voce News
  • Ultime Notizie
  • Cronaca
    • Attualità
    • Cronaca nera
  • Esteri
    • Guerra in Ucraina
    • Guerra israelo palestinese
    • News dal Marocco
  • Economia e Politica
    • Politica
  • Cultura Spettacolo
    • Costume e Società
    • Cinema Teatro
    • Musica e Concerti
    • Mostre, Arte e Musei
    • Speciale Sanremo
  • Sport
    • Serie A
    • Tennis
    • Altri sport
  • Rubriche
    • Salute e Benessere
    • Viaggi e Sapori
    • Gossip
    • Curiosità
    • Meteo
    • Programmi TV
    • Scienza Tecnologia
  • Rotary Club
Ultime news
  • [ 05/10/2025 ] Un’Italia che non resta indifferente Attualità
  • [ 04/10/2025 ] Sanae Takaichi eletta leader in Giappone: verso la prima premier donna Esteri
  • [ 04/10/2025 ] Ostaggi verso la libertà Attualità
  • [ 04/10/2025 ] Attacco hacker paralizza Asahi: rischio scaffali vuoti per la Super Dry Esteri
  • [ 04/10/2025 ] Jane Goodall, la donna che ci ha insegnato a vedere l’anima degli scimpanzé Attualità
  • Facebook
  • Instagram
  • Twitter

Odio digitale e 100mila minacce online: il caso di Cristina Irrera

Martina Fanzinni 02/10/2025

La 26enne siciliana, attivista e studentessa a Milano, denuncia una campagna d’odio senza precedenti: messaggi di morte, stupro e persino minacce contro il suo cane.

Cristina Irrera

Quella che sta vivendo Cristina Irrera non è una semplice vicenda personale, ma l’ennesima dimostrazione di quanto il confine tra vita reale e digitale sia diventato fragile. A 26 anni, studentessa e attivista a Milano, si ritrova quotidianamente sommersa da minacce di morte e stupro, messaggi d’odio e intimidazioni che hanno superato la soglia dei 100mila in pochi mesi. Non si tratta più di singoli haters isolati: dietro c’è una macchina organizzata che rende l’odio un fenomeno sistemico.

Dall’impegno civile di Cristina Irrera alla gogna social

Cristina non è una celebrità né una figura politica di primo piano. Lavora come barista e babysitter per mantenersi durante gli studi, e ha iniziato a occuparsi di sicurezza urbana dopo essere stata aggredita in metropolitana. Il suo impegno nel Comitato Sicurezza per Milano, soprattutto contro i femminicidi e per i diritti delle donne, sembra aver innescato questa campagna persecutoria. Un paradosso: chi difende i diritti e si espone pubblicamente rischia di diventare bersaglio della violenza più feroce.

Cristina Irrera: minacce oltre lo schermo

L’aspetto più inquietante non è solo la quantità dei messaggi ricevuti, ma la loro qualità. Non si tratta di insulti generici: vengono diffusi il suo indirizzo, il citofono di casa, e addirittura compaiono messaggi che minacciano di avvelenare il suo cane. È qui che l’odio digitale mostra la sua pericolosa capacità di invadere la vita reale, trasformando la rete in un’arma di terrore.

Il lato oscuro dei social: account rubati e “pacchetti di insulti”

La Polizia Postale ha confermato che gran parte degli attacchi arriva da account rubati o falsi, spesso venduti su piattaforme parallele come veri e propri pacchetti di insulti organizzati. Non è quindi un fenomeno spontaneo, ma un mercato sommerso in cui la violenza digitale diventa servizio acquistabile. Una realtà che solleva interrogativi sulla responsabilità delle piattaforme e sulla necessità di strumenti più rapidi e incisivi per fermare simili dinamiche.

Il silenzio che uccide

Le minacce contro Cristina non colpiscono solo lei: colpiscono la libertà di parola, la possibilità di attivismo e la partecipazione alla vita pubblica. Ogni messaggio che tenta di intimidirla non è solo un attacco personale, ma un monito implicito a chiunque voglia esporsi per difendere diritti e legalità. È proprio questo l’obiettivo della violenza digitale: spegnere le voci scomode attraverso la paura.

Serve una risposta collettiva

Il vicepresidente del Comitato Sicurezza per Milano, Nicholas Vaccaro, ha parlato di fatti di “inaudita gravità”. E ha ragione: questa vicenda non può essere liquidata come un episodio di cyberbullismo, perché racconta un fenomeno più vasto, che riguarda tutti. Le autorità hanno attivato il codice rosso e predisposto controlli, ma non basta. Servono leggi più stringenti, investimenti seri in sicurezza informatica e soprattutto una cultura che riconosca l’odio digitale come forma di violenza vera e propria.

“Non smetterò di difendere i diritti delle donne”

Nonostante la paura e la solitudine, Cristina continua a esporsi: «Ogni giorno piango dalla paura, ma non smetterò di parlare di diritti e di donne». La sua determinazione diventa simbolo di resistenza in un contesto in cui l’odio corre più veloce della giustizia. La sua storia è il riflesso di una battaglia più ampia: quella contro una violenza invisibile che nasce dietro uno schermo, ma lascia cicatrici profondissime nella vita reale.

Salvador DalìPrecedente

Falso surrealista: a Parma sequestrate 21 opere attribuite a Dalì

Napoli BagnoliSuccessivo

Napoli, 15enne investito a Bagnoli: l’automobilista controlla l’auto e fugge

Articoli correlati

dollaro
Economia e Politica

Crollo del dollaro: l’impero della valuta americana vacilla

Redazione VoceNews 01/07/2025

Nel primo semestre del 2025, il dollaro statunitense ha vissuto un crollo senza precedenti nella storia moderna: quasi l’11% di perdita di valore rispetto a un paniere di valute estere. Un calo così drammatico non […]

generali
Attualità

Crolla l’insegna della Torre Hadid: paura a CityLife, nessun ferito

Tiziana Manfrini 30/06/2025

Paura a Milano nelle prime ore di lunedì 30 giugno, quando l’imponente insegna del gruppo Generali è improvvisamente crollata su sé stessa. Collocata sulla sommità della Torre Hadid, uno dei grattacieli simbolo di CityLife, l’insegna […]

Terno d'isola ronde
Attualità

Tensioni a Terno d’Isola: passeggiate per la legalità o ronde ideologiche?

Tiziana Manfrini 13/05/2025

A Terno d’Isola, comune bergamasco scosso dal tragico omicidio di Sharon Verzeni nel luglio 2024, l’iniziativa promossa dall’amministrazione per presidiare le vie cittadine ha sollevato forti critiche. La cosiddetta “passeggiata della sicurezza”, tenutasi venerdì 2 […]

pubblicità
pubblità

pubblità

Ultime news

  • Un’Italia che non resta indifferente
    Hennig von Jessen 05/10/2025
  • Sanae Takaichi eletta leader in Giappone: verso la prima premier donna
    Lara Ballurio 04/10/2025
  • Ostaggi verso la libertà
    Hennig von Jessen 04/10/2025
  • Asahi super dry
    Attacco hacker paralizza Asahi: rischio scaffali vuoti per la Super Dry
    Redazione VoceNews 04/10/2025
  • Jane Goodall
    Jane Goodall, la donna che ci ha insegnato a vedere l’anima degli scimpanzé
    Redazione VoceNews 04/10/2025