Florida, uccide la figlia di 6 anni dopo un presunto esorcismo

Rhonda Polynice, 41 anni, è accusata di aver ucciso sua figlia di sei anni durante un rituale nella sua casa. La piccola era assente da scuola da due settimane. La donna afferma di aver agito su comando divino.

Florida esorcismo

Il caso ha avuto inizio con una preoccupazione sollevata dagli insegnanti della scuola primaria frequentata da Ra’myl Pierre, una bambina di sei anni di Fort Pierce, Florida. Dal 14 maggio, la piccola risultava assente ingiustificata. Dopo due settimane di silenzio, il personale scolastico ha richiesto un controllo di benessere alle autorità locali.

Venerdì 30 maggio, un agente dello sceriffo della contea di St. Lucie si è recato all’abitazione di Rhonda Polynice, la madre della bambina. È stato allora che ha fatto la macabra scoperta.

Il ritrovamento del corpo e il comportamento della madre

All’arrivo della polizia, Rhonda Polynice ha mostrato un atteggiamento ambiguo: indossava occhiali da sole che ha rifiutato di togliere e appariva confusa, oscillando tra momenti di riso e pianto. Dopo alcune domande insistenti, conduce l’agente nella sua camera da letto. Sotto una coperta ritrovato il corpo ormai senza vita della figlia.

Secondo quanto riportato dal vice sceriffo Richard Del Toro, il medico legale ha stabilito che la bambina era morta da diversi giorni, probabilmente dal periodo della sua scomparsa da scuola. La casa appariva insolitamente ordinata, con oggetti e alimenti perfettamente allineati, rafforzando l’impressione di un ambiente psicologicamente alterato.

“Ho liberato mia figlia dai demoni”: la confessione scioccante

Durante l’interrogatorio, Polynice ha raccontato di aver compiuto un esorcismo sulla figlia, affermando di essere stata spinta a farlo da Dio stesso. “Dio mi ha detto di purificare mia figlia dai demoni”, avrebbe dichiarato alla polizia. Secondo la sua versione, nel momento in cui la bambina ha smesso di muoversi, la madre ha interpretato la morte come un segno della sua liberazione spirituale, attendendone il ritorno.

Le accuse e le indagini in corso

Rhonda Polynice è attualmente detenuta senza possibilità di cauzione. Le accuse a suo carico comprendono omicidio di secondo grado, omissione di denuncia di morte e manomissione di un cadavere. Le autorità stanno analizzando eventuali segni di maltrattamenti precedenti, poiché l’ufficio dello sceriffo aveva già effettuato interventi nella stessa abitazione per episodi di disturbo domestico.

Solo pochi giorni prima della presunta data del decesso, il 17 maggio, un altro intervento era stato registrato per un “problema medico” relativo alla madre. Questo dettaglio alimenta ulteriori dubbi sulle sue condizioni mentali nei giorni precedenti alla tragedia.

Indagini ancora aperte

Mentre si attende l’esito definitivo dell’autopsia per stabilire la causa esatta del decesso, la comunità locale è scossa per la brutalità del caso e per la sua matrice religiosa distorta. Le autorità continuano a indagare per ricostruire con precisione gli eventi, cercando di capire se ci siano stati segnali trascurati che avrebbero potuto prevenire la morte della piccola Ra’myl.