Ucraina: la situazione sul campo

Sull’estremo nord-est del fronte il tentativo russo di avvicinarsi a Kupyansk ed alla linea del fiume Oskil è fermo. Synkivka, il villaggio dove da mesi le truppe del Cremlino hanno concentrato i loro sforzi per spezzare il fronte difensivo ucraino, si sta dimostrando una noce dura da rompere. Per contro le truppe di Kyiv riescono a fermare le ondate di attacchi ma non riescono a respingere indietro i nemici. Più a sud si registrano piccoli avanzamenti russi nella foresta di Kreminna. A nord di Bakhmut i russi stanno avanzando verso Chasiv Yar, e sono giunti ai margini dell’insediamento di Ivanivske.

Nella parte nord del fronte di Donetsk, il saliente creato dai russi in direzione di Terny e Zarychne non registra nuovi avanzamenti, l’arrivo dei rinforzi ucraini ne ha per ora fermato l’espansione. Nella parte centrale e sud del fronte di Donetsk, dove maggiore è stata in questi mesi l’iniziativa russa, non si registrano per ora nuovi progressi. Nel loro insistito tentativo di avvolgere Avdiivka, malgrado il dispendio di attrezzature e vite umane fin qui profuso in quello che è stato il più importante attacco dei mesi scorsi, i russi non hanno prodotto negli ultimi tempi che avanzamenti minimi ai margini nord delle ex-città. Più a sud sul fronte di Donetsk i russi sono entrati nell’insediamento di Pervomaiske ed ora vi si combatte casa per casa. Ad ovest della città di Donetsk, dopo aver conquistato Marinka il mese scorso, le truppe del Cremlino tentano ora di avanzare in direzione di Heorhiivka, ma finora non sono riusciti a fare progressi.

Sul fronte di Zaporizhia, i russi hanno recuperato alcune posizioni a est del paese di Robotyne, che gli ucraini avevano conquistato durante l’offensiva dell’estate 2023. In quest’area le truppe di Kyiv sono state rigettate indietro, in buona sostanza al di là di quel settore della linea “Surovikin” che con tanta fatica erano riusciti a superare l’estate scorsa.Sul fronte di Kherson, il saliente oltre il fiume Dniepr creato dagli ucraini, che aveva portato alla conquista di Krynky, sta subendo il contrattacco russo. L’insediamento di Krynky dovrebbe venire recuperato dalle truppe del Cremlino nelle prossime ore.

Come si vede, l’iniziativa su tutti i fronti ucraini è saldamente in mano russa. Bisogna però chiarire come tutti gli “avanzamenti russi” sin qui descritti – se guardati sulle mappe nella giusta scala di grandezza – risultano essere minimi; si tratta il più delle volte di pochi chilometri – a volte soltanto di alcune centinaia di metri. Nel corso di questa offensiva invernale i russi fino ad ora non hanno prodotto alcuna conquista che possa rappresentare una svolta nella guerra né tantomeno un rovesciamento delle posizioni. Non è però da sottovalutare il fatto che l’inerzia che il conflitto sta prendendo è ora tutta in favore del Cremlino. Negli ultimi giorni le operazioni russe si sono notevolmente rallentate; con un certo ottimismo alcuni analisti sono giunti alla conclusione che “l’offensiva invernale russa è fallita”. Il fatto è che il clima meteorologico oggi in Ucraina è il peggiore possibile e crea problemi di spostamento a qualsiasi mezzo meccanico. Tra poco il terreno congelerà in profondità e sarà nuovamente utilizzabile dai carri armati e dai mezzi di trasporto truppe. Ipotizziamo che in questa nuova situazione i russi ripartiranno all’attacco tentando di dare una spallata ulteriore alle difese ucraine. Solo in quel momento riusciremo a comprendere quanta “legna ha ancora da bruciare” il Cremlino e quanta resistenza saranno ancora in grado di mettere in campo i difensori di Kyiv (che sappiamo essere a corto di tutto: uomini, artiglieria, sistemi antiaerei); solo allora potremo dire se l’offensiva invernale russa è fallita oppure no.

Gli operatori FPV della 103a Brigata di Difesa Territoriale hanno distrutto un altro BMP russo.

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