L’Iran attacca gli USA in Iraq

Nella parte centrale della Striscia di Gaza l’Esercito Israeliano non è ancora entrato negli insediamenti palestinesi ma sembrerebbe per ora operare una serie di manovre avvolgenti, simili a quelle prodotte nelle settimane scorse nel nord della Striscia stessa. Dopo essere sceso lungo l’arteria Salah Al Deen, avvolgendo da ovest gli insediamenti di Maghazi e Al Musaddar, l’esercito con la Stella di Davide, partendo questa volta dalla Barriera di Separazione tra la Striscia ed il territorio israeliano, ha prodotto degli avanzamenti sul lato est di queste due aree urbane; l’operazione sembra preludere ad un tentativo di accerchiamento dell’intera area. Poco più a nord le truppe israeliane continuano a procedere ad occupare i margini dell’insediamento urbano di Nuseirat, muovendosi in direzione ovest. Queste operazioni stanno prendendo tempo, i ritmi di movimento delle truppe di Israele sono ora più lenti rispetto all’ondata che ha caratterizzato le prime fasi di occupazione di Gaza città.

Nella zona sud della Striscia, le brigate israeliane hanno completato l’occupazione di tutta l’area sud-est di Khan Yunis e stanno muovendosi ulteriormente in direzione della Barriera di Separazione. E’ probabile che questo movimento preluda al tentativo di circondare ed isolare l’insediamento di Abasan al Kabira. Jarara rimane sempre completamente circondata ma non risulta che le truppe di Israele abbiano iniziato a penetrarvi. Israele ha ritirato la 36° Divisione dalla Striscia di Gaza. Rimangono nella zona di guerra la 162° Divisione (Gaza nord); la 99° Divisione (Gaza centrale) e la 98° Divisione (Gaza sud). Pare che anche la Brigata Golani – una unità di élite molto provata da tre mesi di combattimenti – sia stata ritirata per un periodo di riposo.

Dopo l’attacco missilistico anglo-americano al territorio dell’ex-Yemen ora occupato dalle milizie Houti (Ansar Allah), queste ultime hanno reagito colpendo con un missile balistico la nave portacontainer “Gibraltar Eagle”, di proprietà statunitense, mentre era circa 160 km al largo del Golfo di Aden. La nave non ha subito danni rilevanti ed ha proseguito la navigazione.  L’attacco missilistico contro le milizie Houti sta portando ora al blocco del traffico delle petroliere negli Stretti di Bab el Mandeb, come su queste pagine avevamo recentemente ipotizzato. Fino ad ora il trasporto petrolifero nel Mar Rosso era proseguito all’incirca come di consueto. Mentre scriviamo giunge il comunicato delle Guardie della Rivoluzione Islamica dell’Iran, le quali rivendicano di aver colpito ad Erbil, nel Kurdistan Iracheno: “I quartier generali della spie e i concentramenti dei gruppi terroristi anti-iraniani con missili balistici”. C’è il sospetto che ad essere stato attaccato sia il Consolato Americano di Erbil ma gli americani hanno dichiarato che nessuna struttura americana è stata colpita né ci sono vittime americane. Questa notizia è al momento in corso di precisazione.

Hebzollah ha lanciato un missile anticarro contro l’insediamento civile israeliano di Kfar Yuval, presso il confine con il Libano, uccidendo una donna di 76 anni ed il figlio. L’aviazione israeliana ha reagito colpendo obiettivi oltre la frontiera.Nella cittadina di Ra’anana, situata in Israele a nord di Tel Aviv, due o più persone hanno pugnalato a morte una donna di 79 anni fuori da un centro commerciale, ne hanno preso l’automobile ed hanno investito un gruppo di passanti, provocando 17 feriti tra cui alcuni bambini. La polizia ha arrestato due sospetti, si tratta di palestinesi abitanti ad Hebron, in Cisgiordania

 

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