Annie Ernaux: è lei la vincitrice del Nobel per la letteratura 2022

La scrittrice francese riceve l'ambito premio.

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Annie Ernaux vince il premio Nobel per la letteratura 2022 “per il coraggio e l’acutezza clinica in cui svela le radici, gli allontanamenti e i vincoli collettivi della memoria personale”, ha dichiarato il comitato Nobel dell’Accademia di Svezia.

Vita di Annie Ernaux, scrittrice femminista

Annie Ernaux è nata il 1° Settembre 1940 a Lillebonne, Normandia, da una famiglia di operai e commercianti. Frequenta l’Université de Rouen dove in seguito conseguirà l’abilitazione all’insegnamento e la cattedra di lettere moderne in un liceo.

Da qui, la sua prospettiva sul mondo cambierà radicalmente, con l’entrata in un ambiente di stampo “borghese” che la condurrà all’interesse per l’impegno politico e sociale, in particolare per il movimento femminista e la lotta persistente per i diritti delle donne.

Difatti, le sue opere trattano temi e avvenimenti che hanno segnato la sua vita in prima persona attraverso una scrittura introspettiva che rende il suo passato e gli episodi-chiave della sua esistenza, un messaggio universale; come lei stessa dice: “la mia memoria, la storia di tutti”.

La scrittura personale come esperienza collettiva

Tra le opere di maggiore spicco della scrittrice francese emergono “L’evento”, romanzo-denuncia che tratta il tema dell’aborto clandestino nella Francia degli anni Sessanta (all’epoca illegale), “Una donna”, in cui viene raccontato il trauma della perdita della madre, “La donna gelata” che ha come tema il matrimonio vincolante per la donna in quanto subordinata e costretta al ruolo di casalinga, “Il posto”, opera autobiografica che descrive il rapporto segnato da una crescente distanza tra una figlia e un padre.

Quello che però viene considerato dall’opinione pubblica e dalla critica il vero capolavoro di Annie Ernaux è il romanzo autobiografico “Gli anni”, nel quale emergono i ricordi della scrittrice, sotto forma di flusso di coscienza, dalla nascita fino ai giorni nostri. Nel libro le reminiscenze personali di Annie Ernaux prendono parte ad una memoria collettiva che segnerà un’intera generazione.