Felicità è cucinare col cuore. Intervista a Sonia Peronaci.

Sonia Peronaci si racconta a Voce News: le origini, la famiglia, il successo con Giallo Zafferano. Il suo segreto? Parte tutto dall'amore per la cucina.

Sonia Peronaci
(Foto: Giuli Barbieri)

In ogni piatto c’è prima di tutto una cultura: ci sono le usanze di uno spicchio di mondo, […] il percorso di uno o più ingredienti. Cos’è tutto questo se non una storia, ogni volta unica, ogni volta capace di suscitare stupore e meraviglia?”  Sonia Peronaci

Insignita dell’Ambrogino d’Oro, tra le 100 donne più influenti d’Italia secondo Forbes, tra le prime a capire, nel nostro Paese, che la cucina poteva diventare una storia da raccontare per immagini e video. Sonia Peronaci è stata fondatrice e protagonista, nel 2006, di quel fenomeno del web che è stato Giallo Zafferano. Dopo averlo lasciato, è ripartita da Soniaperonaci.it e dai suoi canali social, dove continua la sua attività di produzione di contenuti legati alla cucina.

Incontriamo Sonia Peronaci per Voce News e parliamo dei suoi progetti presenti e futuri, della famiglia e, naturalmente, della sua cucina.

Sonia Peronaci: la cucina è un affare di famiglia

Partiamo dalle origini, quando è iniziato il tuo amore per la cucina?

Io sono figlia di ristoratori, avevo una nonna austriaca bravissima in cucina, che ha cresciuto me e mio fratello, quindi questa passione ce l’ho da sempre: aiutarla e cucinare con lei è una cosa che mi è rimasta dentro.

Anche i tuoi genitori ti hanno cresciuta nell’amore per la cucina?

Sono figlia di una altoatesina e di un calabrese, immagina il melting pot! E poi si, mio padre aveva un ristorante. Insomma, sono sempre stata in mezzo ai fornelli, in mezzo alle preparazioni, sono cose che un po’ ti crescono dentro.

A proposito di famiglia, il tuo compagno lavora con te. Come gestite l’equilibrio tra vita privata e lavoro?

Lavoriamo insieme da sempre. Devo dire che a parte qualche volta, quando magari ci mandiamo a quel paese, è bello perché siamo complementari. E comunque, nei momenti più difficili non sei da sola, hai una spalla. Tutto quello che abbiamo creato in questi anni, da soli non lo avremmo mai fatto. È bello, faticoso perché ti porti il lavoro a casa, ma è una forza essere insieme, uniti nello stesso scopo; inoltre abbiamo visuali molto simili, il che aiuta.

Hai un piatto del cuore?

Più di uno in realtà! I piatti del cuore sono quelli dei ricordi credo, quelli che preparavano la mamma o la nonna e a cui sei più affezionata perché te li preparavano da bambina. Uno dei piatti che mi fanno tornare bambina sono gli spätzle che preparava mia nonna, questi gnocchetti altoatesini molto veloci e semplici da preparare. Anche solo il loro profumo mi ricorda la mia infanzia.

Il tuo cavallo di battaglia.

Io in realtà cucino tantissime cose diverse, anche alle mie figlie, ad esempio la lasagna non può mai mancare. Diciamo che sono i dolci e i primi quelli che mi richiedono di più in famiglia e sono anche le preparazioni che mi danno più soddisfazione, che fanno tutti contenti. Ecco, a me piace cucinare qualsiasi cosa, però ultimamente i dolci sono quelli che mi danno più soddisfazione, che cucino con più piacere.

L’ingrediente che non può mai mancare nella tua cucina.

Sono una patita delle erbe aromatiche, devo avere sempre con me tutti gli aromi, il mio timo, la mia maggiorana, il mio prezzemolo… quando posso tengo le piantine, altrimenti vanno bene anche le confezioni, in modo da averle sempre a disposizione. Possono cambiare davvero il sapore di un piatto, quindi sono assolutamente le cose che da me non mancano mai.

Da che cosa trai ispirazione per le tue ricette, per le tue creazioni?

Mi sono sempre ispirata molto alla cucina estera, trovo che siano più creativi di noi. Poi non cucinano bene come noi, ma spesso prendo spunto dalle loro idee perché osano di più. Ad esempio, usano molto la frutta con il salato: una cosa che sta cominciando anche da noi, ma noi facciamo sempre le stesse cose alla fine, mentre loro sono più fantasiosi. Quindi, unire la fantasia dell’idea ai nostri prodotti secondo me è una formula vincente. Considera che Giallo Zafferano l’ho creato pensando a Martha Stewart, l’estero è una cosa che mi affascina molto perché ci sono idee diverse, partono da concetti diversi.

Sonia Peronaci
(Foto: Giuli Barbieri)

Ma non è finita. Nella seconda parte dell’intervista Sonia Peronaci ci racconta dei suoi progetti presenti e futuri, e ci fa un piccolo dolce regalo!