Boiling Point- Il disastro è servito

Cuoco sull’orlo di un esaurimento è costretto a un servizio da incubo. Adam ha problemi con la moglie, suo figlio lo odia e il suo staff pare incontrollabile. La sera prima di un’importante cena arriva l’ispezione sanitaria che nessuno aspettava. Dopo aver trovato qualcosa che non va nel locale, lo chef decide di lavorare comunque anche perché non potrebbe essere altrimenti. A mangiare è atteso il mentore di Adam, diventato una star televisiva. Nonostante la professionalità apparente tra i due c’è ruggine che potrebbe esplodere a ogni portata.

Boiling Point è un giallo psicologico diretto da Philip Barantini. La vicenda si snoda in un’unica cena che rende il ristorante, un ambiente dove la suspense regna sovrana. Il regista decide per un tono molto reale, lasciando stare l’aurea di lusso e riportando la realtà tra i tavoli. Un piano sequenza che rende perfettamente la frenesia di una serata carica di anime differenti. Sogni infranti e frustrazione che il film rende perfettamente descrivendo il protagonista nella sua normalità contrapposta alla star della tv che mal ricorda il mestiere.

La cucina ha guadagnato molta popolarità di recente e Barantini propone una storia di ristoratori dall’interno riuscendo a utilizzare efficacemente un ambiente atipico per il thriller . In scena vanno camerieri e assistenti di sala durante un servizio in cui la situazione precipita e il controllo sembra assente. Una sceneggiatura volutamente eccessiva rende perfettamente l’universo umano della sala e soprattutto la grandezza del capo Chef. Stephen Graham, nel ruolo di Adam, è il valore che permette al film di scorrere piacevolmente.

L’attore porta su di se una pellicola che altrimenti sarebbe stata a metà. Il collante tra le paure e i risentimenti, che si bagnano di rosso e antipasti, è Graham in grado con il suo talento di variare la recitazione dando il via ai capitoli di cui il film è composto. Una presenza autorevole quella di Adam, anche mentre la sua esistenza sta cadendo a pezzi, che riesce a tenere uniti i lavoranti e i clienti attraversando le stranezze infinite.