
La presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, ha ribadito con determinazione che la sovranità del paese non sarà messa in discussione. In risposta alle recenti dichiarazioni e misure annunciate da Donald Trump, Sheinbaum ha dichiarato: “Il Messico ha un senso patriottico, sta a me difenderlo prima di ogni altra cosa”. Il riferimento è ai nuovi dazi statunitensi, alla ripresa della costruzione del muro di confine e all’invio di soldati per contrastare l’immigrazione illegale.
Claudia Sheinbaum: accuse di manipolazione delle notizie
Sheinbaum ha usato i social per rispondere direttamente a un tweet della Casa Bianca, che accusava il governo messicano di avere legami con il traffico di droga. Il post si basava su un vecchio articolo di Associated Press relativo a Genaro García Luna, ex segretario della Pubblica Sicurezza (2006-2012), condannato per legami con la criminalità organizzata. La presidente ha contestato questa narrativa, definendola una strumentalizzazione che non aiuta il dialogo tra le due nazioni.
La necessità di un dialogo costruttivo
Secondo Sheinbaum, la strada migliore per affrontare le questioni bilaterali non è l’imposizione di dazi doganali o accuse unilaterali, ma il dialogo. “Abbiamo già avviato colloqui con il Dipartimento di Stato per gestire la questione migratoria nel rispetto dei diritti umani”, ha dichiarato. La presidente insiste sul fatto che solo un confronto diplomatico può portare a soluzioni durature.
Il ruolo dei produttori di armi americani
Nel suo discorso, Sheinbaum ha anche puntato il dito contro i produttori di armi statunitensi, accusandoli di favorire indirettamente la criminalità organizzata in Messico. “Messico, Stati Uniti e Canada lottano contro la criminalità organizzata, ma cosa dire delle fabbriche di armi americane che foraggiano i cartelli?”, ha domandato in un video diffuso online.
Il patriottismo messicano e la reazione dei latinos
Sheinbaum ha ribadito che il patriottismo messicano affonda le radici nella storia e nel senso civico della popolazione. “La sovranità non è negoziabile”, ha affermato. Nel frattempo, la comunità latina negli Stati Uniti reagisce alle politiche di Trump boicottando i marchi americani come Coca-Cola, Target, Starbucks e Amazon. Il movimento “Freeze Latino” si è diffuso sui social, invitando i consumatori a evitare aziende che, a loro avviso, sostengono le misure anti-immigrazione.
Un’escalation nelle tensioni commerciali
L’annuncio di nuovi dazi e le minacce di una guerra commerciale tra Messico e Stati Uniti hanno esacerbato il clima di tensione. Con la riattivazione del centro di detenzione di Guantanamo e il rafforzamento delle politiche migratorie, la presidenza Trump sta creando frizioni. Questo non solo con il governo messicano, ma anche con la vasta comunità latina che risiede negli Stati Uniti.