Canarie, le vittime del terrorismo del Polisario: «Disprezzate e abbandonate»

L’Associazione Canaria delle Vittime del Terrorismo (ACAVITE) ha accusato le autorità pubbliche spagnole di trascurare le vittime del terrorismo del Polisario, sostenendo che sono «disprezzate e abbandonate». La ONG critica il basso livello di sostegno finanziario che ricevono rispetto a quello che percepiscono come un finanziamento generoso per il Polisario, secondo il quotidiano spagnolo La Razón.

ACAVITE condanna questo presunto doppio standard e la mancanza di rispetto per le vittime e le loro famiglie. Esortano il governo autonomo a stanziare «rapidamente» un budget destinato a risarcire le vittime degli atti terroristici del Polisario commessi negli anni ’70 e ’80.

L’associazione critica anche il «silenzio» dei partiti politici regionali e nazionali, sostenendo che non hanno adeguatamente affrontato la questione delle circa 300 vittime del terrorismo del Polisario nelle Isole Canarie. Riconoscono che anche altri gruppi, come l’organizzazione basca ETA e il movimento indipendentista delle Canarie MPAIAC, hanno preso di mira i cittadini dell’arcipelago.

In particolare, nel marzo 2022, il Parlamento delle Canarie ha incaricato due membri del difensore civico regionale di redigere un rapporto sul «terrorismo senza menzionarlo per nome», facendo eventualmente riferimento alle attività del Polisario. Il presidente di ACAVITE ha contribuito all’inchiesta, ma l’iniziativa sembra essere in fase di stallo.

Nonostante la fondazione di ACAVITE nel 2006, solo nel novembre 2015 lo Stato spagnolo ha riconosciuto ufficialmente 40 vittime del terrorismo del Polisario.

ACAVITE sostiene che, a differenza delle vittime degli attacchi dell’ETA, dell’MPAIAC o dei gruppi jihadisti, le persone prese di mira dal Polisario ricevono meno simpatia da parte dei politici e dei media in Spagna. Il riferimento è però alla legge 29/2011, che «rende omaggio alle vittime del terrorismo ed esprime il suo impegno permanente verso tutti coloro che ne hanno sofferto o potrebbero soffrirne».

 

@riproduzione riservata