La Storia di Lazzaro Anticoli detto Bucefalo il Pugilatore

Al Teatro Keiros di Roma rivive la storia dell’ebreo romano ucciso alle Fosse Ardeatine

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Alessio De Caprio in una scena di Bucefalo il Pugilatore

Al Teatro Studio Kerios lo spettacolo Bucefalo il Pugilatore. Con protagonista Alessio De Caprio un ritorno nella Roma del 1944 all’epoca dell’occupazione nazista della capitale. Riproposta la storia di Lazzaro Anticoli la cui vita fu troncata alle Fosse Ardeatine. Da quei tragici giorni sono passati moltissimi anni a dispetto anche del processo di revisionismo storico che in questi anni ha ripreso forza.

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Alessio De Caprio autore, regista ed interprete di ‘Bucefalo il Pugilatore’

Lazzaro Anticoli – Una storia tragica nella Roma del 1944

Il Teatro Studio Keiros nell’ambito del Festival ‘Il Teatro che non c’era – Ho bisogno di Sentimenti’ ripropone una delle storie più tristi dell’epoca dell’occupazione nazista a Roma. Si tratta di quella di Lazzaro Anticoli, riproposta da Alessio De Caprio che ne ha curato anche regia ed interpretazione scenica. Titolo del lavoro Bucefalo il Pugilatore quest’anno giunto al traguardo dei 10 anni di repliche. Patrocinato da A.N.P.I. – Comitato Provinciale di Roma e sostenuto da Amnesty International Lazio sarà in scena, presso la sala di via Padova, il 6 e 7 dicembre.

Il ricordo della figura di Lazzaro Anticoli detto Bucefalo

Lazzaro Anticoli da giovane mostrò spiccato talento per il pugilato ed anche una certa notorietà perché giudicato miglior pugile del rione di Trastevere. Nacque nel 1917 e, per i suoi successi, fu soprannominato ‘Bucefalo’. La sua storia sportiva finì con le leggi razziali periodo durante il quale si sposò con Emma Di Castro per dedicarsi al commercio ambulante per mantenere la famiglia.

Una delazione della sua vicina di casa, anche essa di religione ebraica, Celeste Di Porto, ne causò l’arresto il 23 marzo 1944. Incarcerato a Regina Coeli fu poi inserito nella lista di coloro che furono trucidati alle Fosse Ardeatine. Il suo nome sostituì all’ultimo momento quello di un altro ebreo, Angelo Di Porto, fratello della delatrice Celeste.

Lazzaro è entrato nella leggenda perché all’interno della cella dove era detenuto lasciò una epigrafe scritta con la punta di un chiodo: ‘Sono Anticoli Lazzaro, detto Bucefalo, pugilatore. Si non arivedo la famija mia è colpa de quella venduta de Celeste. Arivendicatemi’. Mori alle Fosse Ardeatine il 25 marzo del 1944, uno dei giorni più neri di tutta la storia di Roma.

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Il manifesto di ‘Bucefalo il Pugilatore’

La costruzione dello spettacolo

Lo spettacolo è basato su ricerche effettuate presso gli archivi del Centro di Cultura Ebraica di Roma, la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma e il carcere di Regina Coeli. Utilizzate anche interviste ad ex deportati, ai parenti del pugile ed alla gente comune che visse quei tragici momenti. E’ recitato, principalmente, in giudaico romanesco, elemento indispensabile per meglio comprendere la Roma ebraica dell’epoca. La parte musicale è affidata alla fisarmonica di Fabio Raspa. Uno spettacolo che vuole essere un richiamo alla memoria della storia che diventa sempre più labile con il passare inesorabile degli anni.

Per le informazioni teatrokeiros.it

 

Per il Teatro Studio Keiros un fine settimana all’insegna della Musica