A Firenze una sera a prendere il caffè succede che…

Come Fondazione Caponnetto da anni giriamo per la città per analizzarla, specie in questo periodo in cui è sotto attacco criminale, in accordo con un assessore competente quale è Stefano Giorgetti che ha il merito di aver dotato la città di Firenze di un completo sistema di telecamere “Smart city control room”.In uno di questi giri serali, a Piazza della Repubblica, in pieno centro son stato fermato da un centroafricano alto atletico e pure abbastanza alterato, sul modello “cascine”, in bicicletta che in italiano mi ha chiesto il pizzo, dopo aver parcheggiato in zona, dicendo proprio che dovevo pagarlo per poter stare li ma che magnanimo era ad offerta libera.

Una piccola estorsione. Ora non penso di essere una persona fragile e debole e difatti non lo sono. L’ho guardato dritto negli occhi tenendomi alla giusta distanza per evitare eventuali “lame” e gli ho detto con cortese fermezza “se non vai via ti faccio arrestare chiamando la polizia”.
Se ne è andato. Faccio un giro della piazza in cerca di Forze dell’Ordine e devo dire che ieri di lunedì le ho trovate. Due pattuglie della polizia municipale, probabilmente dei nuclei antidegrado, perché ho visto che erano preparati alla situazione e che allertati mi hanno dato risposte valide e soprattutto di non sottovalutazione. Racconto l’episodio che è successo a me perché poteva capitare ad altri soggetti, magari più deboli, che sarebbero andati nel panico. Aver trovato per una volta subito due pattuglie dell’anti degrado oltre ad essere stato un piacere, a mio modesto parere è la via maestra che una amministrazione locale ha davanti a per non far morire di criminalità la propria città.
Aumentiamo gli organici, formiamoli e gratifichiamoli.

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