
Il referendum ha tirato uno schiaffone a Elly e Giuseppi. Seggi chiusi, quorum non raggiunto. L’affluenza alle urne, stando ai risultati sul sito ufficiale del Ministero, è stata di circa il 30%. A non andare a fare la grigliata domenicale sono stati gli elettori di Toscana ed Emila Romagna con un’affluenza superiore al 35%.
Il governo Meloni più saldo che mai
Non è servita nemmeno la manifestazione di sabato a Roma, organizzata dal Pd con il Movimento 5 stelle e Avs, volta a utilizzare Gaza per far campagna elettorale referendaria a convincere gli italiani ad andare a votare. Insomma, il tentativo della sinistra di far traballare il governo Meloni ha sortito l’effetto contrario. A oggi, Fratelli d’Italia, se si andasse al voto, sfiorerebbe il 30% seguita da Forza Italia al 9% e Lega a 8,6% .
Tommasi Foti, ministro per gli Affari europei ha dichiarato: “Lo schiaffone per la compagnia del ‘tutti dentro contro la Meloni’ conferma la miopia politica ed elettorale di chi pretendeva di trasformare i referendum in un giudizio sul Governo”. “Lungi dal rappresentare un’occasione ghiotta per le opposizioni prima delle elezioni politiche del 2027, i referendum si sono rivelati, sotto il profilo politico ed elettorale, un campo minato per l’opposizione. Dopo mesi passati a fantasticare di piazze piene contro il governo Meloni, i suoi esponenti devono oggi fare i conti con le urne vuote”.
La colpa del fallimento del referendum è dei Padri Costituenti
Tutta la colpa del flop sarebbe da attribuire all’Assemblea Costituente presieduta da Giuseppe Saragat. Tra i primi promotori del referendum, a commentare l’esito, il segretario di +Europa Riccardo Magi: “Ha vinto l’astensionismo organizzato. Il quorum è divenuto un ostacolo alla democrazia, proporremo di abolirlo”.
Pina Picierno, eurodeputata Pd e vicepresidente dell’Eurocamera ha invece dichiarato: “Una sconfitta profonda, seria, evitabile. Purtroppo un regalo enorme a Giorgia Meloni e alle destre. Fuori dalla nostra bolla c’è un Paese che vuole futuro e non rese di conti sul passato”. Per poi concludere: “Ora maturità, serietà e ascolto, evitando acrobazie assolutorie sui numeri”.
Vannacci: “La cittadinanza non si regala”
L’eurodeputato della Lega, Roberto Vannacci si è espresso su X: “Il referendum ha fallito. Ancora una volta l’identità italiana è stata difesa da chi non la reputa solo un pezzo di carta o un espediente per fare cassetto elettorale. Gli italiani hanno scelto e hanno parlato con voce chiara e ferma: la cittadinanza non si regala. Con buona pace dei salotti di sinistra, dei guardiani della morale e degli amanti della società fluida”.