
Non si placano le polemiche dopo gli episodi avvenuti a Torino al termine delle celebrazioni del Ramadan. Un gruppo di manifestanti, dopo la preghiera che ha radunato circa 30 mila fedeli al Parco Dora – presente anche il sindaco Stefano Lo Russo – ha dato alle fiamme le immagini della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e della Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, generando sconcerto e indignazione.
La vice Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale, Alessandra Binzoni, non ha esitato a definire la scena “inquietante”: “Quello che è andato in scena ieri, a Torino, in occasione della celebrazione di chiusura del Ramadan – dichiara Binzoni – non ha nulla di pacifico né di democratico. Abbiamo assistito a scene che sono in aperto contrasto con le parole pronunciate dal Sindaco Lo Russo, all’insegna dell’inclusione, della pace e della condivisione”.
Binzoni punta il dito contro un islam radicale che si è palesato chiaramente: “Allahu Akbar ripetuto svariate volte, i soliti slogan contro Israele, gli insulti all’Italia oltre alle tante donne presenti segregate e sepolte sotto i burqa, sono la rappresentazione plastica di un islam radicale che ha concluso il Ramadan dando alle fiamme l’immagine del Presidente del Consiglio Meloni”. La parte più grave, secondo l’esponente di Fdi, “è che tutto questo è avvenuto sotto gli occhi e con la benedizione del Sindaco di Torino. Inoltre, a distanza di ore, non ho ancora letto alcuna presa di distanza da parte dei democratici del Pd, né alcuna condanna da parte delle pseudo femministe di sinistra”.
Il Sindaco Lo Russo, però, non ha tardato a rispondere, condannando immediatamente quanto accaduto. Il primo cittadino ha definito tali gesti “inqualificabili e violenti”, ribadendo con forza che essi non rappresentano affatto “l’espressione democratica delle proprie idee”. Lo Russo ha poi espresso solidarietà piena alla Presidente del Consiglio Meloni e alla Presidente della Commissione Europea von der Leyen, dissociandosi fermamente da ogni forma di violenza e radicalismo.
Tuttavia, la domanda rimane: avrebbe potuto il Sindaco fare di più? Forse una presenza istituzionale così importante avrebbe dovuto essere accompagnata da maggiori precauzioni preventive per evitare il degenerare della situazione. La tutela dei cittadini e la garanzia dell’ordine pubblico sono responsabilità fondamentali di qualsiasi amministrazione locale.
La tensione politica resta altissima, con Fratelli d’Italia determinata a difendere i valori italiani e a ribadire, come sottolineato ancora da Binzoni, che “non vi può essere vera inclusività in assenza di rispetto reciproco, di tolleranza tra diverse sensibilità religiose o politiche, e di rispetto della donna, che non può essere in alcun modo trattata come un oggetto”.
Quanto accaduto a Torino al termine del Ramadan, getta ombre profonde sul modo in cui molti gruppi islamici interpretano e agiscono nella società contemporanea. Sebbene il Corano predichi chiaramente il rispetto, la dignità e la sacralità della vita umana, condannando esplicitamente ogni forma di violenza, sopraffazione e coercizione religiosa, questi comportamenti estremisti rappresentano una distorsione grave e inquietante dei principi autentici dell’Islam. Tali atti non solo tradiscono la vera essenza spirituale e morale della religione, ma generano anche una pericolosa spirale di incomprensione reciproca, alimentando stereotipi radicati e divisioni sociali che danneggiano profondamente la convivenza civile.
È fondamentale, dunque, che i leader religiosi e le comunità musulmane prendano una posizione netta e inequivocabile contro queste derive estremiste, impegnandosi attivamente a diffondere una lettura autentica del Corano basata sulla pace, sul dialogo e sulla solidarietà umana. Solo così sarà possibile dissipare le ombre che oggi oscurano l’immagine di una religione che, nella sua essenza più profonda, dovrebbe promuove armonia e rispetto tra tutti gli esseri umani.