Un esempio da dove ripartire per rilanciare il turismo culturale in Italia

Un esempio da dove ripartire per rilanciare il turismo culturale in Italia
Duomo di Milano (@riccardopallotta).

Dopo anni altalenanti e pandemici, sembra arrivato il momento del rilancio del turismo culturale italiano. L’anno appena trascorso, ovvero il 2023, è stato l’anno che ha visto il Duomo di Milano ergersi a nuovo simbolo di questa rinascita. Infatti, con oltre 3 milioni di visitatori, la maestosa cattedrale ha affermato la sua posizione di monumento più visitato della Lombardia, segnando un record personale che ha superato persino i dati pre-Covid.

Un risultato straordinario ottenuto grazie a un costante flusso di visitatori provenienti da tutto il mondo, non solo turisti, ma anche fedeli che vi accedono regolarmente. Si è stimato che, considerando anche le numerose celebrazioni religiose, il numero di persone che ha varcato la soglia del Duomo di Milano nel 2023 possa incrementare di un altro milione. Questo traguardo eccezionale rappresenta un balzo oltre i dati precedenti. Nel 2019, il Duomo aveva registrato 2,8 milioni di visitatori, una cifra poi drasticamente calata negli anni successivi a causa delle restrizioni, con soli 600.000 ingressi nel 2020, concentrati soprattutto nei primi mesi dell’anno prima delle chiusure forzate, e 890.000 nel 2021, per poi risollevarsi a 2,5 milioni nel 2022.

Il record del 2023 è stato soprattutto trainato dai visitatori stranieri, che hanno rappresentato il 70% del totale, mentre il 30% erano italiani. Turisti provenienti principalmente dagli Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania e Spagna hanno contribuito a questa impennata di interesse verso il Duomo di Milano.

Un esempio da dove ripartire per rilanciare il turismo culturale in Italia
Particolare del tetto del Duomo di Milano, accessibile ai turisti sia con scale che con ascensore. (@riccardopallotta)

Il dietro le quinte di questo record

Un merito significativo va alla Veneranda Fabbrica, l’ente storico incaricato della conservazione e valorizzazione della cattedrale. Fondato nel 1387 da Gian Galeazzo Visconti, questo ente continua a dedicarsi con impegno e dedizione alla valorizzazione di un turismo culturale di qualità e rispettoso del luogo.

Questa straordinaria partecipazione di visitatori evidenzia un’entusiasmante prospettiva per il 2024, indicando un ritorno dell’Italia alla ribalta del turismo internazionale, con monumenti come appunto il Duomo di Milano che fungono da faro luminoso, attirando occhi e cuori da tutto il mondo verso la sua magnifica grandezza.

2024: l’anno in cui rilanciare il turismo culturale

Gran parte del patrimonio artistico e culturale mondiale si trova sul territorio italiano, questo dato è avvalorato dal fatto che il nostro Bel Paese sia quello con il maggior numero di patrimoni di tipo culturale e di patrimoni UNESCO in assoluto. Nonostante ciò, l’Italia risulta spesso fuori dalla top3 dei Paesi più visitati al mondo e lo stesso vale per la sua capitale che spesso registra un numero di turisti inferiori a Parigi, Bangkok, Londra e Dubai, come testimoniano gli ultimi dati risalenti al 2022.

Il 2024 sembra essere iniziato all’insegna delle visite ai musei e luoghi d’arte italiani, con il Colosseo, i Fori imperiali a Roma e gli Uffizi di Firenze che sono stati i più visitati tra il 31 dicembre 2023 e il 1° gennaio 2024. Anche il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, è stato tra questi, infatti accompagnato dalla direttrice Alfonsina Russo ha visitato il Parco Archeologico del Colosseo. “L’anno nuovo inizia bene per la cultura italiana” ha detto Sangiuliano.

Dimidium facti, qui coepit, habet, ovvero se “chi ben comincia, è a metà dell’opera”, il 2024 sembra iniziato nel migliore dei modi.