
Donald Trump, sempre maestro del colpo di scena, ha lasciato Las Vegas con un annuncio che profuma di pentimento… o forse no? Dopo aver orchestrato la rocambolesca uscita degli Stati Uniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Trump ora lancia l’idea di un possibile ritorno. “Forse ci torneremmo, ma dovrebbero ripulire tutto”, ha detto, come se l’OMS fosse una cameretta disordinata da mettere a posto prima che mamma-America torni a casa.
Una mossa che, ovviamente, non è passata inosservata in Italia. Matteo Salvini, che aveva applaudito con vigore la decisione trumpiana di mollare l’OMS, ora si trova in una situazione un po’… scomoda. D’altronde, è difficile urlare “Seguiamo Trump!” quando Trump stesso sembra fare inversione a U. Cosa dirà ora il leader della Lega? Forse un “ci stavo solo scherzando”?
Intanto, il peso dei dollari americani sull’OMS resta il nodo cruciale. Trump si lamenta: gli USA finanziano il 18% del bilancio dell’organizzazione, mentre la Cina, con oltre un miliardo di abitanti, spende molto meno. Una classica lamentela in stile “chi paga, comanda”. Ma se questa “ripulitura” non arriva, cosa farà Trump? Forse uscirà di nuovo… per poi rientrare con tanto di tappeto rosso.
Insomma, il balletto continua. Chi segue il ritmo, però, rischia di inciampare, e Salvini lo sa bene. Aspettiamoci dichiarazioni in grande stile, magari con una frase tipo: “Anche noi italiani, se rientriamo, vogliamo l’OMS più pulito di una sala operatoria!”.