Tragedia nei cieli della Russia: aereo con 49 persone precipita vicino a Tynda

Il volo della compagnia Angara Airlines, partito da Blagoveshchensk e diretto a Tynda, si è schiantato dopo aver perso contatto con i radar durante un secondo tentativo di atterraggio. Nessun superstite tra passeggeri e membri dell’equipaggio.

Russia Tynda

Una tranquilla tratta interna in Russia, vicino a Tynda, si è trasformata in tragedia. Un velivolo della compagnia Angara Airlines, con 49 persone a bordo, ha perso ogni contatto radio durante una fase critica del volo, per poi precipitare nell’Estremo Oriente, nella regione dell’Amur. Il volo, decollato da Blagoveshchensk, era impegnato in un secondo tentativo di atterraggio dopo una prima manovra fallita. In quel momento, è improvvisamente scomparso dai radar, gettando nell’angoscia familiari e autorità.

Russia, Tynda: ritrovata la fusoliera avvolta dalle fiamme

Dopo ore di ricerche serrate, la conferma è arrivata dal Ministero russo delle Emergenze. Un elicottero Mi-8 dell’aviazione civile ha individuato i resti dell’aereo. La fusoliera era ancora in fiamme quando i soccorritori l’hanno avvistata sul fianco di una montagna, a circa 16 chilometri da Tynda, nei pressi del villaggio di Kuvykta. Le speranze di trovare superstiti sono state subito spente: le prime comunicazioni riferivano che nessuno dei 49 occupanti – tra cui 5 bambini – era sopravvissuto allo schianto.

Terreno impervio e fiamme impediscono i soccorsi

Le operazioni di soccorso sono state ostacolate dalla morfologia impervia del terreno e dall’incendio divampato nell’area dell’impatto. Gli elicotteri inviati per prestare aiuto non sono riusciti ad atterrare sul luogo del disastro. Testimoni riferiscono di un’area completamente avvolta dal fuoco.  Complesso l’intervento delle squadre di emergenza. Sul posto sono stati mobilitati squadroni specializzati, ma ogni tentativo di recupero è stato rallentato dalle condizioni estreme.

Un aereo costruito nel 1976: dubbi sulla sicurezza

Il velivolo coinvolto era un Antonov An-24, costruito nel 1976 presso gli stabilimenti Aviant di Kiev, quando l’Ucraina era ancora parte dell’Unione Sovietica. Nonostante l’età avanzata dell’aereo, il certificato di volo era stato prorogato nel 2021 fino al 2036, secondo quanto emerso dai registri ufficiali. La longevità del mezzo, tuttavia, potrebbe ora entrare nel mirino degli investigatori.

Indagini aperte per chiarire la dinamica

Il Comitato Investigativo Nazionale russo ha già avviato un’inchiesta per determinare le cause dell’incidente. Le autorità non escludono alcuna pista: si vagliano ipotesi che vanno dal guasto tecnico, alla negligenza operativa, fino a possibili condizioni meteorologiche sfavorevoli. Gli inquirenti hanno iniziato a raccogliere i dati di volo e le comunicazioni radio registrate nelle ultime fasi del viaggio.

Un’intera nazione sotto shock

Il disastro ha colpito duramente la comunità locale e il Paese intero. Il governatore della regione dell’Amur, Vasily Orlov, ha espresso profondo cordoglio, confermando la presenza di bambini tra le vittime e ringraziando le squadre di emergenza per l’impegno nelle ricerche. Anche i media russi stanno seguendo la vicenda con grande attenzione, mentre le famiglie delle vittime attendono risposte.

Un altro dramma nei cieli della Russia

Quella che doveva essere una routine mattutina tra due città dell’Estremo Oriente russo si è trasformata in una delle tragedie aeree più gravi degli ultimi anni nel Paese. Le prossime settimane saranno decisive per comprendere cosa sia davvero accaduto a bordo del volo Angara Airlines e per far luce su eventuali responsabilità. Intanto, restano 49 vite spezzate e una lunga scia di dolore.