Parlamento europeo: Via libera a un nuove sanzioni alla Russia

L’approvazione formale ci sarà il 24 febbraio nel secondo anniversario dell’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe di Putin. Regole più rigide per i rapporti commerciali anche coni Paesi vicini a Mosca. L’Ungheria frena

Gli ambasciatori dell’Unione Europea hanno approvato politicamente il 13° pacchetto di sanzioni in risposta all’aggressione russa in Ucraina. Si tratta di uno dei pacchetti più ampi mai approvati dall’UE. Questo pacchetto sarà sottoposto a una procedura scritta e formalmente approvato entro il 24 febbraio, che segna il secondo anniversario dell’invasione russa. Lo riferisce l’AGI.

Una bozza di proposta, precedentemente visionata dall’AFP, includeva restrizioni sulle esportazioni di tre aziende della Cina continentale per la fornitura di materiale militare alla Russia e l’inserimento nella lista nera del ministro della Difesa della Corea del Nord per aver fornito missili a Mosca. Tuttavia, la procedura è stata ritardata dall’Ungheria, che cerca di evitare che il pacchetto di nuove sanzioni danneggi le attività e gli interessi di Rosatom, l’azienda russa di energia nucleare coinvolta nell’espansione della centrale di Paks, che fornisce energia elettrica a oltre il 50% delle attività e delle famiglie ungheresi.

Questi timori non sono infondati, poiché le nuove restrizioni europee nei confronti della Russia mirano a contrastare l’elusione delle precedenti sanzioni, prendendo di mira in particolare aziende turche, della Corea del Nord e di altri Paesi che hanno relazioni con la Russia.

Un anno fa, l’Unione Europea ha istituito uno strumento antielusione per bloccare e monitorare i flussi commerciali non solo con singole aziende, ma anche con interi Paesi. Tuttavia, si tratta di uno strumento da attivare solo in casi estremi e con l’approvazione unanime di tutti gli Stati membri.

L’approvazione politica del nuovo pacchetto è stata accolta favorevolmente dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. “Accolgo con favore l’adozione del nostro tredicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Dobbiamo continuare a indebolire la macchina da guerra di Putin. Con un totale di 2000 nomi sulla lista nera, manteniamo alta la pressione sul Cremlino. Stiamo inoltre riducendo ulteriormente l’accesso della Russia ai droni”, ha scritto von der Leyen.