Terrorismo: arrestati membri Isis in Spagna. Determinante l’aiuto del Marocco

Sabato scorso, la polizia spagnola ha comunicato di avere smantellato una rete complice nella pianificazione e finanziamento delle attività di membri dell’ISIS, in collaborazione con la Direzione generale di sorveglianza territoriale del Marocco (DGST). Cinque persone sono state arrestate nelle province di Valencia, Caceres, Alicante e Gipuzkoa, come dichiarato dalla polizia spagnola in un comunicato stampa.

La rete, secondo la nota, raccoglieva fondi derivanti da crimini commessi in Europa per finanziare attività terroristiche. Durante le indagini, sono stati sequestrati quasi 200.000 euro (2,2 milioni di dirham), e i membri della rete trasferivano ingenti somme di denaro attraverso criptovalute e spedizioni internazionali.

La dichiarazione della polizia aggiunge che alcuni membri della rete tentavano anche di indottrinare persone con ideologie estremiste, impegnandosi a sostenerle nel caso decidessero di compiere attacchi terroristici.

Indagini di due anni

L’indagine, in corso da due anni, ha rivelato che il gruppo era coinvolto nella pianificazione di almeno due attacchi, entrambi neutralizzati.

La dichiarazione sottolinea l’importanza della cooperazione internazionale nel contrastare le minacce terroristiche. Dopo il ripristino dei pieni legami bilaterali tra Marocco e Spagna nel 2022, i due paesi hanno potenziato la collaborazione in vari settori, inclusi sicurezza e intelligence, affrontando minacce come il traffico di droga, l’immigrazione irregolare e il terrorismo.

Marocco e Spagna sono uniti da “un partenariato strategico e multidimensionale”

Giovedì scorso il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares durante la sua visita in Marocco aveva dichiarato che il Marocco e la Spagna, godono di “alcune delle relazioni più strette e ricche del mondo”, dal momento che le due nazioni sono unite da un “partenariato strategico e multidimensionale.

Il partenariato strategico tra Marocco e Spagna è ormai un partenariato multidimensionale, perché abbraccia tutti i settori,” grazie alla Roadmap adottata nell’aprile 2022 in occasione della visita del Presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, in Marocco, su invito di Re Mohammed VI.

Le “buone pratiche” applicate in Africa

A fine novembre, il Marocco e l’Unione Europea hanno co-presieduto la conferenza virtuale di lancio del Global Counterterrorism Forum (GCTF), concentrato sul tema “Porre l’istruzione al centro della prevenzione e del contrasto all’estremismo violento favorevole agli sforzi terroristici”. In collaborazione con il Centro di eccellenza per la lotta all’estremismo violento “Hedayah” e il gruppo di lavoro GCTF sulla lotta al terrorismo e all’estremismo religioso, l’iniziativa si propone di identificare sfide, successi e approcci efficaci nella prevenzione.

L’obiettivo è elaborare soluzioni concrete e raccomandazioni pratiche utilizzabili da decisori, educatori e attori della società civile. Saranno esaminate le buone pratiche applicate in Africa, con particolare attenzione alla regione del Sahel, considerato il nuovo epicentro globale del terrorismo, al fine di trarre lezioni applicabili nel contrasto e nella prevenzione dell’estremismo favorevole al terrorismo.

 

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