Sniffy e gli integratori energizzanti in polvere da inalare

Attenzione sui nuovi energizzanti in polvere da sniffare: il rischio per la salute pubblica non è da sottovalutare

sniffy polvere

Negli ultimi mesi, si è diffuso un nuovo fenomeno nel mercato degli integratori: polvere energizzante progettata per essere inalata. Questi prodotti, reperibili facilmente online, contengono ingredienti come arginina, creatina, caffeina, L-citrullina, beta-alanina e taurina. Il Ministero della Salute ha deciso di intervenire per tutelare la salute pubblica, in particolare quella dei giovani, inviando una diffida alla vendita di queste sostanze.

Il caso Sniffy: gli integratori in polvere sotto accusa

Tra i prodotti più discussi troviamo Sniffy, un integratore commercializzato da un’azienda francese a partire dal 2023. Pur contenendo sostanze perfettamente legali, il formato in polvere bianca e il metodo di assunzione inalatorio hanno destato preoccupazione. Presentato come un prodotto per migliorare concentrazione e resistenza fisica, Sniffy è disponibile in diversi gusti e viene venduto online con un marketing mirato a studenti e giovani sportivi.

Polvere da inalare: perché gli integratori sono pericolosi?

Le criticità di questi prodotti non riguardano solo la loro composizione, simile a quella degli energy drink, ma anche il metodo di assunzione. L’inalazione può causare danni alla mucosa nasale, con il rischio di epistassi, infezioni e, nei casi più gravi, perforazione del setto nasale. Inoltre, l’effetto stimolante potrebbe incentivare un consumo eccessivo, portando a problemi cardiovascolari, disturbi del sonno e dipendenza da stimolanti.

L’intervento del Ministero della Salute

A fronte di una crescente diffusione di questi integratori in polvere, il Ministero della Salute ha deciso di intervenire con una diffida ufficiale, vietandone la vendita in Italia. L’obiettivo è proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione, in particolare adolescenti e giovani adulti, dall’uso improprio di queste sostanze. L’Istituto Superiore di Sanità ha valutato i rischi connessi, evidenziando come la promozione di questi prodotti sui social media possa indurre un consumo non consapevole.

Regolamentazione e prevenzione: cosa fare?

In Francia, Sniffy è attualmente legale per i maggiorenni, ma il governo sta già lavorando a una possibile restrizione. La ministra della Salute, Catherine Vautrin, ha espresso la volontà di intervenire per evitare rischi per la salute pubblica.

L’educazione dei giovani sui pericoli legati a questi prodotti è fondamentale, così come una regolamentazione più stringente per evitare la commercializzazione di sostanze potenzialmente pericolose. Il divieto imposto dal Ministero della Salute italiano rappresenta un passo importante nella tutela della salute pubblica, ma la vigilanza deve restare alta.