
Durante una gara del campionato di calcio, Allievi Under 17 tra Sporting Terni e Sangemini Sport, un dirigente della squadra ternana si è reso protagonista di un’aggressione verbale e minacce inaccettabile ai danni dell’arbitra. Si tratta di una ragazza di soli 17 anni. La partita, vinta 4-0 dalla Sangemini, è passata in secondo piano di fronte alla gravità delle offese e delle minacce pronunciate.
Le frasi choc: il riferimento a Ilaria Sula
Secondo il provvedimento del giudice sportivo, il dirigente ha rivolto frasi cariche di odio e violenza come: “Eri da ammazzare da piccola” e “Dovresti fare la fine di Ilaria”. Un chiaro riferimento all’omicidio di Ilaria Sula, giovane uccisa a Roma e residente proprio a Terni. L’uomo avrebbe addirittura proferito parole come “A questo punto sarebbe da tirare fuori un coltello”, rendendo il clima ancora più inquietante.
Una condotta reiterata e minacciosa
La situazione è degenerata durante l’intervallo: il dirigente è entrato nello spogliatoio dell’arbitra contestando ad alta voce alcune decisioni arbitrali e registrando il colloquio con il cellulare. Terminata la registrazione, avrebbe pronunciato le frasi più gravi, che hanno portato l’arbitra a decretarne l’espulsione. L’uomo, tuttavia, si è rifiutato inizialmente di abbandonare l’impianto, richiedendo l’intervento dei dirigenti della squadra avversaria.
Insulti sessisti anche dagli spogliatoi
Non si è trattato di un episodio isolato. Sempre secondo quanto riportato nel comunicato della Lega Nazionale Dilettanti (delegazione provinciale), durante la pausa tra i due tempi, dall’area spogliatoi sono stati uditi altri insulti di stampo sessista e nuove minacce, rivolte chiaramente all’arbitra, con riferimento al punteggio sfavorevole della squadra (0-3 in quel momento).
Un comportamento indegno anche fuori dal campo
Nonostante l’espulsione, il dirigente ha continuato a deridere la giovane arbitra dall’esterno dell’impianto sportivo. Tra le offese, anche gesti e suoni beffardi, come l’imitazione dell’abbaiare di un cane, gesto umiliante e denigratorio nei confronti della ragazza.
Le sanzioni: squalifica fino al 2028 e multa al club
La giustizia sportiva ha preso provvedimenti durissimi: al dirigente è stata inflitta una squalifica con inibizione valida fino al 31 dicembre 2028. Allo Sporting Terni, inoltre, è stata comminata una multa di 500 euro per responsabilità oggettiva, in quanto le offese sono provenute anche da altri ambienti della società, come gli spogliatoi.
Un campanello d’allarme per il calcio giovanile
L’episodio evidenzia ancora una volta la necessità di un impegno concreto nel contrasto alla violenza verbale e sessista nei campi da gioco, specialmente nei settori giovanili dove si formano non solo gli atleti, ma anche i cittadini del futuro. La tutela degli arbitri, in particolare se giovani e donne, è una priorità che non può più essere ignorata.