Rural Festival, un intero weekend dedicato alla biodiversità

Nella riserva MaB Unesco della provincia di Parma sta per partire una due giorni riservata all'agricoltura indigena e non

Pomodoro

Chi ha voglia di scoprire i sapori veri e la storia dell’agricoltura che caratterizza Emilia Romagna, Toscana e Liguria non prenda impegni per il prossimo weekend: a Rivalta di Lesignano de’ Bagni si terrà la sesta edizione del Rural Festival dedicato alla biodiversità.

Rural Festival, allevatori e agricoltori riuniti

Nella provincia di Parma il weekend del 7 e dell’ 8 settembre il motto sarà “tornare indietro per andare avanti e guardare al  futuro”. In occasione del Rural Festival, agricoltori e allevatori mostreranno al pubblico i frutti del loro lavoro, fatto di dedizione e fatica. Gli operatori presenti alla manifestazione fanno tutti parte di piccole aziende che producono poco, ma bene.

I prodotti di maggiore interesse saranno: il prosciutto di maiale nero, il pane di grano del Miracolo e Marocca di Casola, la carne fresca di Cinta Senese e Chianina, il pomodoro riccio di Parma, gli arrosticini di pecora Cornigliese, la pasta fresca emiliana creata con le uova di galline romagnole. Inoltre, non mancheranno gli oli, le erbe aromatiche, il latte di asina, le marmellate di prugne Zucchella, il caffè di orzo Leonessa, il sidro di mele, i marroni di Campora.

Uno spazio sarà riservato anche agli animali di razze storiche che attireranno l’attenzione dei più piccoli: il maiale Nero, l’asino Romagnolo, il tacchino di Parma e Piacenza, la pecora Cornigliese, il colombo occhialone, le oche, le anatre, le galline.

Un particolare appuntamento con la storia

Il Rural Festival non sarà solo un’occasione per scoprire i prodotti del territorio, ma anche di scoprire le lavorazioni del passato. Negli stand sarà presente il canapaio di canapa Sativa, utilizzato sia in campo alimentare sia in ambito tessile. Una sezione dell’evento sarà riservata ai trattori d’epoca Landini e Lamborghini (anni Trenta e Cinquanta) minuziosamente restaurati.

Di grande interesse sarà anche il labirinto del mais che racchiuderà trenta varietà diverse del cereale prima dell’arrivo degli ibridi americani. Il labirinto sarà molto accurato ed è il frutto di un progetto effettuato in collaborazione con l’Università Cattolica di Piacenza.