Roma non è più la città più bella del mondo

Roma purtroppo oggi fa schifo. È sporca, degradata, inospitale, abbandonata ad animali selvaggi, rifiuti accumulati sui marciapiedi, cassonetti stradali stracolmi, bidoncini del porta a porta non svuotati anche per 15 giorni. A chiunque sostenga il contrario basta fargli fare un giro nella Città dell’Eterna monnezza, oppure basta mostrargli qualche foto, recente, come queste:

Sono immagini prese da Google e rimaste ben impresse ai cittadini che pagano le tasse nella Capitale d’Italia e l’ultima, di pochi giorni fa, immortala il momento in cui una schiuma bianca ha invaso le strade di Roma. Una schiuma tossica che proveniva dai residui chimici rilasciati dai rifiuti abbandonati dopo il nubifragio che la scorsa settimana ha colpito la città. Su RomaToday, storico quotidiano della capitale, leggiamo che “a Laurentino 38 i residenti, infuriati, hanno rovesciato i cassonetti in strada. A Torpignattara il comitato di quartiere si è rivolto a un avvocato per denunciare ‘seri e concreti rischi per la salute dei cittadini’. A Garbatella si tenta la strada del ‘mail bombing’, inondando i canali istituzionali di Ama e comune di Roma di scatti provenienti dalle vie ridotte a discariche”, l’immondizia ha invaso anche Balduina, Monteverde, Centocelle, Tuscolano, Tor de’ Cenci, Spinaceto, Tre Pini e Castel di Decima… é impossibile trovare una zona che sia pulita, dignitosa almeno.  Perché si tratta di decoro appunto.

E il Sindaco Gualtieri?

A poco servono i selfie dell’attrice Sabrina Ferilli mentre paga un “poro disgraziato” per fargli pulire il pezzo di strada dove vive: i rifiuti che il suo monnezzaro personale (non bastava il personal trainer, il personal shopper…) raccoglie, poi dove la butta?! Intanto il sindaco Gualtieri si limita a raccontare favole. Come quelle raccontate nel mese di giugno a favore delle telecamere del programma di Lucia Annunziata, quando promesso: “Entro fine mandato la situazione sarà risolta”. Favole appunto. Ma senza il lieto fine: i romani non vivranno mai felici e contenti. Al contrario delle colonie di cinghiali, ratti e gabbiani.

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