Monster Hunter

In un non specificato futuro il capitano Natalie Artemis e la sua truppa si trovano nel deserto alla ricerca di soldati scomparsi. Durante questa missione di salvataggio lei e il suo plotone attraversano un portale spazio temporale. Trasportata in un mondo parallelo, la squadra, dovrà vedersela con dei giganteschi mostri disumani. Nel tentativo di tornare i malcapitati si scontreranno con Diablos un mostro con le corna che vive nelle profondità del pianeta.

Diretto da Paul Wes Anderson e interpretato da Milla Jovovich Monster Hunter è un action di genere fantastico. Famoso per la saga di Resident Evil il regista confeziona un film adrenalinico, dove l’intrattenimento regna sovrano. Tratto da un famoso videogioco Monster Hunter conferma la tendenza a proporre soggetti che traggono la loro forza nella contaminazione dei generi. Il prodotto finale può contare su ottimi effetti e scene d’azione che faranno contenti gli amanti del genere.

Questo tipo di pellicole non è assolutamente valutabile in maniera generale, occorre perciò esprimere un parere basandosi sui presupposti di realizzazione e Monster Hunter svolge il suo compito. La caratterizzazione dei membri della squadra è classica (cecchino, il cinico e gli amiconi) tutti a servizio della capitana che non può arrendersi alla paura. In conclusione il film si rivela l’ennesimo capitolo fotocopiato ancora capace di attrarre il pubblico e di provare a dimostrare quanto la tecnologia (i mostri) abbia raggiunto risultati notevoli.

 

In assenza di soggetti ripescare è l’unica scelta ma non per questo si può definire sbagliata un’operazione partita e arrivata senza alcuna pretesa. Il regista confeziona un divertissement per appassionati da guardare in maniera distratta, funzionante a tratti e passabile per la sua interezza. L’idea di rendere efferate le scene dei combattimenti esalta la professionalità della Jovovich ormai a suo agio nel ruolo della dura.