La Madonna del Solletico di Masaccio in mostra a Siena

Dal 22 maggio al 2 novembre 2021 nella Cripta del Duomo di Siena. Un omaggio alla sensibilità artistica e alla religiosità del cardinal Antonio Casini

Jacopo della Quercia
Jacopo della Quercia. Particolare de La Madonna col Bambino e il cardinal Antonio Casini introdotto da sant’Antonio abate, 1437-1438. Siena, Museo dell’Opera.

Si è aperta lo scorso 22 maggio a Siena la mostra Masaccio. Madonna del Solletico. L’eredità del cardinal Antonio Casini, principe senese della Chiesa. L’iniziativa culturale ha lo scopo di porre in evidenza l’importante figura storica del cardinal Casini, mecenate e uomo di cultura del 400 senese. Visitabile fino al prossimo 2 novembre presso la Cripta del Duomo.

Masaccio
Masaccio, Madonna col Bambino, detta ‘del solletico’. Firenze, Gallerie degli Uffizi.

Una mostra omaggio alla figura del cardinal Antonio Casini

È partita lo scorso 22 maggio a Siena la mostra Masaccio. Madonna del Solletico. L’eredità del cardinal Antonio Casini, principe senese della Chiesa. Collocata nel suggestivo ambiente della Cripta del Duomo dove potrà essere visitata fino al 2 novembre prossimo.

Pur essendo di dimensioni contenute, otto opere complessive, possiede senza dubbio elementi di grande interesse artistico e storico. Innanzi tutto per la dedica al cardinale Antonio Casini, teologo e umanistico della prima metà del ‘400 personalità di spicco per la Siena di quel tempo. Discendente, per via paterna, da una eminente famiglia di archiatri pontifici mentre sua madre era imparentata con la famiglia Colonna alla quale appartenne papa Martino V. Fu vescovo di Siena tra il 1408 e il 1426. Fu considerato un importante principe della Chiesa tanto che un diplomatico senese lo definì ‘l’altro papa’.

Il cardinale Casini fu anche uomo di profonda cultura e numerose furono le commissioni affidate ad eminenti artisti del tempo. Tra questi Masaccio che dipinse per il cardinale la Madonna col Bambino, detta ‘del solletico’, un chiaro riferimento alla sua devozione alla Vergine Maria. Commissionarie un dipinto a Masaccio significava comprenderne le possibilità espressive di un artista chiaramente orientato, nonostante la giovane età, al futuro. Proprio questi sono i motivi, a nostro giudizio, che hanno contribuito ad assegnare a questo capolavoro il ruolo di ‘emblema’ della mostra.

Sassetta
Stefano di Giovanni, detto il Sassetta, Madonna delle ciliegie. Grosseto, Museo d’Arte Sacra della Diocesi.

Masaccio a Siena. La struttura della mostra

La mostra, curata da Marilena Caciorgna e Cristina Gnoni Mavarelli, comprende otto elementi che riescono a dare l’idea della valenza culturale della figura del cardinale Casini. Hanno strutturato il percorso visivo accostando l’opera di Masaccio ad un’altra pittura sacra sempre commissionata dal Casini, la Madonna delle ciliegie di Stefano di Giovanni, detto il Sassetta. Questo accoppiamento può essere considerato il ‘baricentro’ di tutta la mostra vista l’evidente contrapposizione tra le due opere. Come sottolineato anche da Antonio Paolucci nel suo saggio contenuto nel catalogo è proprio questo l’elemento vitale. Si tratta infatti di due pittori coevi ma antitetici. Sassetta è il depositario della tradizione quattrocentesca con lo sguardo rivolto al passato. Masaccio grande pittore considerato anticipatore del Rinascimento è il futuro. Questa dicotomia sintetizza straordinariamente gli impulsi artistici del ‘400 e la lungimiranza del cardinal Casini.

Al loro fianco altre splendide testimonianze della devozione e della religiosità del cardinale Casini. La Madonna col Bambino e il cardinal Antonio Casini introdotto da sant’Antonio abate di Jacopo della Quercia. Poi un Pastorale in avorio con il Battesimo di Cristo di scuola veneziana e il Testamento del cardinale Casini. Per concludere il Cerimoniale dei vescovi di Martino di Bartolomeo, un Messale Romano e un Ostensorio proveniente dalla bottega di un orafo romano.

La mostra, come si capisce dalle nostre parole, è di piccole dimensioni ma felicemente sintetica e ben inserita all’interno della cripta del Duomo di Siena. Nell’insieme è godibile e facilmente fruibile anche grazie alla buona illuminazione delle opere esposte. Inoltre è accompagnata da un catalogo pubblicato dalla casa editrice Sillabe, molto utile per l’approfondimento dei temi proposti. Per la realizzazione della mostra va doverosamente ricordata la collaborazione della Gallerie degli Uffizi e del Museo d’Arte Sacra della Diocesi di Grosseto per il prestito delle opere, rispettivamente, di Masaccio e Sassetta.