L’Iran ha arrestato almeno due dozzine di persone per presunti legami con il presunto assassinio israeliano di Ismail Haniyeh a Teheran, riporta il New York Times ( NYT) , citando due iraniani a conoscenza delle indagini. Tra gli arrestati ci sono alti ufficiali dell’intelligence iraniana, ufficiali militari e personale della guesthouse gestita dall’IRGC, afferma il rapporto. Gli iraniani temono che una grave violazione della sicurezza all’interno di funzionari di alto rango abbia reso possibile l’assassinio.
In precedenza, il Telegraph aveva riferito che il Mossad aveva arruolato agenti di sicurezza iraniani per piazzare degli esplosivi nella foresteria e poi farli detonare a distanza tuttavia, un funzionario di Hamas in Iran ha dichiarato al notiziario Al-Araby Al Jadeed che un missile aveva preso di mira Ismail Haniyeh. Ali Vaez, direttore per l’Iran dell’International Crisis Group ha affermato al NYT che «La percezione che l’Iran non possa né proteggere la sua patria né i suoi alleati chiave potrebbe essere fatale per il regime iraniano, perché sostanzialmente segnala ai suoi nemici che se non riescono a rovesciare la Repubblica islamica, possono decapitarla».
Gli Stati Uniti rafforzeranno la loro presenza militare in Medio Oriente, dispiegando altre navi da guerra e jet da combattimento nella regione per “mitigare la possibilità di un’escalation regionale da parte dell’Iran” o dei suoi proxy. In tal senso Il Segretario alla Difesa Lloyd Austin “ha ordinato aggiustamenti alla postura militare degli Stati Uniti progettati per migliorare la protezione delle forze americane, per aumentare il sostegno alla difesa di Israele e per garantire che gli Stati Uniti siano preparati a rispondere a varie contingenze”, ha dichiarato in un comunicato il vicesegretario alla stampa del Pentagono, Sabrina Singh.
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