L’imam di Bologna va avanti tra Takfir e richiami al “combattimento per Allah. Cosa c’è dietro all’indulgenza nei suoi confronti
Lo scorso 25 maggio l’imam pakistano del centro islamico Iqraa di Bologna, Zulfiqar Khan, aveva glorificato pubblicamente Hamas per ben tre volte durante un sermone presso un centro islamico della provincia di Modena.Al minuto 12:59 Khan affermava: “Questo piccolo guerriero, un gruppo di persone che si chiama Hamas. Loro hanno fatto capire al mondo che questi sono vigliacchi (Israele, sionisti), non possono far niente contro gli uomini, loro possono solo andare contro i bambini, contro le donne, contro i civili”.
In seguito, al minuto 32:47, il predicatore diceva:
“Noi abbiamo visto, tanti fratelli hanno paura di dire che Hamas è un gruppo sincero, mujahidin, perché avevano bombardato su tutti i musulmani d’Europa che per forza devo dire che Hamas è un’organizzazione terrorista. Hanno provato con me anche dal 7/10 in poi, sempre abbiamo avuto questa posizione che Hamas non è un’organizzazione terrorista. Loro stanno difendendo il loro territorio”.
E non è finita, perché al minuto 53:54 dichiarava:
“Noi ringraziamo Allah sws tramite questi guerrieri mujahidin del Hamas che hanno fatto scoprire questa realtà, questa verità, che questi (israeliani, americani) sono terroristi, sono assassini…”.
Poco più di un mese fa, il 19 aprile Khan aveva affermato in un altro sermone:
“Hamas, Hezbollah, Siria, Iran e Yemen, non vogliono uccidere, non vogliono fare male ai civili” (14:45) e successivamente invocava: “Quel castigo che stiamo aspettando che viene da parte di Allah, con le mani di Hamas e Hezbollah…” (19:48).
Nella giornata di venerdì 31 maggio, durante il solito sermone presso il centro Iqraa, Khan se l’èpresa con i leader di Paesi islamici come Marocco, Egitto, Pakistan, Tunisia, Arabia Saudita e Giordania, con tanto di accuse di miscredenza, il famigerato “Takfir” che nel mondo islamico è spesso anche una sentenza di morte. Del resto, Khan aveva recentemente fatto Takfir anche a Re Hussein di Giordania.
Come se non bastasse, Khan ha poi affermato al minuto 24:18:
“Cuba e Messico che hanno dato fuoco a ambasciata di Israele. Che solo hanno chiesto di essere parte di coloro che vanno contro Israele in Corte di Giustizia Internazionale. E noi? Che cosa stiamo aspettando? Dobbiamo fare una unità e blocchiamo questi assassini”. Che cosa si sta aspettando a fare cosa? Abbiamo capito bene?
Per ben tre volte il predicatore, che si è anche autodichiarato “estremista” in uno degli ultimi sermoni, ha poi invocato il combattimento per Allah:
“Cosa è successo a voi che non combattete per Allah sws”? (08:40); “Cosa è successo a voi che non combattete per Allah sws in favore di quei deboli uomini, donne, bambini che stanno dicendo “oh signore facci uscire da qua”? (10:29) e ancora:
“Cosa è successo a voi che non combattete per Allah in favore di quelli deboli?” (31:49).
Al minuto 16:18 se la prende invece con quei “cristiani ed ebrei alleati tra loro” che sostengono il sionismo:
“…quelli che hanno tra loro le amicizie, sono alleati tra loro. Chi sono quegli ebrei che sono alleati con i cristiani? Si chiama sionismo. Questo sionismo non è altro che terrorismo. Come America e come questi che vivono in Israele, governo israeliano, governo americano. Ci sono i cristiani, ci sono ebrei, però hanno avuto il timbro del sionismo. Come Biden, quell’assassino, vigliacco che diceva “io sono più sionista che qualcuno può essere”… “Questi sono i cristiani e gli ebrei timbrati dal sionismo”.
Del resto, Khan non è nuovo a ingiurie nei confronti del Presidente statunitense Joe Biden, già definito dal predicatore “una delle due corna di Satana” (assieme al premier israeliani Netanyahu) nonché “un pedofilo che ha costretto la figlia minorenne a fare la doccia con lui a mezzanotte”.
Khan è anche noto per una serie di affermazioni antisemite fatte tra l’altro pubblicamente, come durante un comizio in Piazza Maggiore a Bologna quando disse che “gli ebrei sono crudeli perché usano l’intelligenza per fare male agli altri” (maggio 2021) o come quando a novembre 2023, durante la trasmissione “Dritto e rovescio” disse che “l’inganno con il fine dell’interesse fa parte della fede ebraica”.
Nell’ultimo sermone, quello del 31 maggio, Khan ha anche affermato:
“Molto presto Allah porterà la vittoria. O porterà un ordine, un decreto da parte sua” (20:40)E dopo aver puntato il dito contro Svezia e Stati Uniti per essere intervenuti nei confronti delle manifestazioni studentesche ha affermato:
“Perciò non finisce qua. Allah non ha bisogno di nessuno” (29:21). Va detto che Khan non solo non attacca mai l’Italia, ma anzi, nel novembre del 2023 disse, durante uno dei suoi video-sermoni: “…In Italia, grazie ad Allah, siamo al sicuro e abbiamo il diritto di parola”.
Difficile dire se sia grazie ad Allah o per altri motivi; certo è che i deliranti sermoni di Khan vanno oramai avanti da tanto, troppo tempo, senza che le autorità italiane siano intervenute ed è veramente difficile credere che non ne siano al corrente. Ormai, più che su Khan, bisognerebbe forse approfondire altrove e focalizzarsi sul perché a costui sia permesso di proseguire con sermoni di tale violenza verbale e che includono l’apologia a Hamas (organizzazione classificata come terrorista nell’UE), affermazioni antisemite, riferimenti ad ambasciate israeliane date alle fiamme, pesanti insulti al Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.E’ bene tenere a mente che altri soggetti, che manifestavano sostegno all’ISIS, sono stati espulsi per molto meno. Come mai non si è ancora mosso nessuno? Una domanda che iniziano a porsi anche all’estero.
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