Giro d’Italia: Alaphilippe beffato sul traguardo. Vince Pelayo Sanchez

La sesta tappa è stata vinta in una volata a tre da Pelayo Sanchez, su Alaphilippe e Plapp. Il gruppo dei migliori giunge a 29 secondi di ritardo. Caruso cade e perde 15 minuti. Nessun cambiamento in classifica generale. Si attende la crono del giorno successivo.

Rapolano Terme. (Siena). La sesta tappa da la Torre del Lago Puccini a Rapolano Terme di 180 km, è stata vinta nuovamente con una volata a tre che ha anticipato il gruppo. Pelayo Sanchez del Team Movistar ha vinto la sesta tappa del Giro d’Italia, battendo in volata Julian Alaphilippe della Soudal Quick-Step e Luke Plapp del Team Jayco AlUla.

Il percorso della sesta tappa di 180 Km da La Torre Del Lago Puccini a Rapolano Terme, vedeva una prima parte pianeggiante nell’entroterra pisano fino a Volterra, per poi addentrarsi nelle colline senesi dove si affrontavano ben tre settori sterrati. I primi due erano parte del percorso delle Strade Bianche ed uno inedito di terra battuta per un totale di 12 Km. La pavimentazione era bella liscia e non creava problemi di nessun genere. Le squadre, comunque, si erano attrezzate per tempo per evitare che i girini incorressero in forature e ritardi che ne avrebbero potuto compromettere, sia per quanto riguarda la vittoria di giornata, che della classifica generale. Il finale poi vedeva la salita del muro di Serre di Rapolano che presentava delle pendenze fino al 20%.

La cronaca vede la partenza con avvio veloce con scatti e controscatti e non si riesce a fare andare via la fuga, infatti la media dopo la prima ora di corsa è di 51,800 km/h. Al km 79, provano ad avvantaggiarsi A. Paret Peintre, Alaphilippe e Fiorelli, nella speranza che la fuga riesca a prendere piede, ma il gruppo non concede ancora spazio e torna compatto. Al km 89, si avvantaggio un gruppo forte di ventiquattro unità.

Al km 97, escono dal gruppo dei battistrada Groves, Sánchez Mayo, Alaphilippe, Plapp, Trentin e Fiorelli. Al km 102, anche Vendrame raggiunge la testa della corsa. Dietro rimane il solo Zambanini che ha un ritardo di 1 minuto e 35 secondi dai battistrada mentre il gruppo dei migliori transita a quasi due minuti.

Al km 109, i sette fuggitivi hanno un vantaggio di 2 minuti e 30 secondi sul gruppo maglia rosa che, nel frattempo, ha ripreso Zambanini, ultimo del gruppo dei ventiquattro ancora in avanscoperta.

Ai meno 50 km dall’arrivo, inizia il primo tratto di sterrato, e i fuggitivi hanno un vantaggio sul gruppo maglia rosa di 2 minuti e 53 secondi. Al 137 chilometro, restano in testa Alaphilippe, Sánchez Mayo e Plapp, dietro troviamo Vendrame a 15 secondi, Groves Fiorelli e Trentin a 35 secondi ed il gruppo maglia rosa che transita con un ritardo di 1 minuto e 35 secondi dai primi.

Al passaggio dell’intergiro Plapp, Alaphilippe, Sánchez Mayo hanno un vantaggio di 1 minuto e 05, su Groves, Fiorelli, Vendrame e Trentin, 1 minuto e 48 secondi su Honoré e 2 minuti e 30 secondi sul gruppo Pogacar.

Al km 160, i tre fuggitivi hanno ancora un vantaggio di 1 minuto e 37 secondi su Groves, Fiorelli, Vendrame, Trentin, 1 minuto e 57 secondi su Honoré e 2 minuti e 12 sul gruppo. Al km 170, ossia ai  meno 10 km all’arrivo, i fuggitivi mantengono un vantaggio sul gruppo maglia rosa di 1 minuto e 10 secondi.

Quando mancano 5 km dalla conclusione i fuggitivi hanno soltanto un vantaggio sul gruppo maglia rosa di 34 secondi. Ai meno 4 km il gruppo transita con 16 secondi di ritardo dai fuggitivi. Ai meno 3 km dall’arrivo il gruppo si porta a 12 secondi. Finale al cardio palma. Ai  meno 2 km dall’arrivo aumenta il vantaggio dei trio di testa, il gruppo transita con 20 secondi di ritardo. Oramai siamo sull’arrivo e il gruppo non riesce nemmeno oggi a raggiungere i tre battistrada che così riescono a giocarsi in volata la vittoria di tappa.

Vittoria di Sánchez Mayo su Alaphilippe, a 1 secondo Plapp. A 24 secondi arriva  Piccolo, mentre il gruppo regolato da Narváez, Mezgec, Hermans, Schultz, Martinez, Lutsenko giunge al traguardo con 29 secondi di ritardo dal vincitore.

Sánchez Mayo vince la sesta tappa da Torre Del Lago Puccini a Rapolano Terme di 180 Km in 4 ore 01 minuto e 08 secondi, alla media oraria di 44,788 km/h. da segnalare il ritardo di Damiano Caruso giunto a oltre 15 minuti a causa della caduta avuta quando mancavano circa 50 km dalla conclusione.

Non cambiano le maglie della corsa dove troviamo sempre leader del Giro d’Italia Tadej Pogacar della UAE Team Emirates. Maglia Ciclamino, resta Jonathan Milan della Lidl-Trek. Come maglia Azzurra, troviamo ancora Tadej Pogacar, ma la maglia verrà indossata nella prossima tappa da Calmejane della Intermarché – Wanty. Infine la maglia Bianca, resta sulle spalle di Cian Uijtdebroeks  del Team Visma | Lease a Bike.

La settima tappa, la Foligno – Perugia di 40,6 Km è la prima tappa a cronometro che i girini affrontano quest’anno. Tappa interamente pianeggiante fino al Km 34, poi inizia la salita che porta a Perugia. Un chilometro e 300 metri con pendenza media dell’11,8% e pendenza massima del 16%. Qui gli specialisti delle crono devono affrontare la salita d’un fiato se non vogliono perdere quanto guadagnato nel tratto di pianura. Poi gli ultimi chilometri salgono sempre al 3% fino all’arrivo. Favoriti di questa tappa gli specialisti a cronometro, e noi abbiamo il migliore in questo momento Ganna, e la maglia rosa Pogacar specialista delle crono e abile grimpeur.

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