Frammenti dal passato -Reminiscence

In un futuro prossimo il riscaldamento globale ha reso le città costiere delle brutte imitazioni di Venezia. A Miami lavora un detective privato specializzato nel recuperare i ricordi perduti. L’uomo s’innamora della femmina fatale di turno che lo ingaggia per poi sparire nel nulla. A Nick non resta che mettersi sulle tracce della donna ma l’indagine si rivela più difficile del previsto.

Arriva in sala il fantanoir Frammenti dal passato, esordio alla regia di Lisa Joy. Partendo da un’idea interessante e da un ottimo budget la Joy prova, senza riuscirci, a ricostruire le atmosfere di alcuni titoli che hanno fatto la storia del cinema. Il film ha l’intuizione d’ispirarsi al noir degli anni trenta dove i soggetti hard boiled la facevano, giustamente, da padroni. Il detective, la signora misteriosa e la criminalità varia si mescolano a un futuro che potrebbe essere quello di Strange Days, ma non lo è.

La regista tralascia completamente la disperazione di un futuro, dove non c’è che il ricordo e propone degli enigmi alla Nolan senza alcuna apparente spiegazione plausibile. Nonostante la presenza di Jackman la vicenda si perde mescolando qualche scazzottata a qualche coito un po’ stantio fino a sacrificarsi per giustificare la tecnologia presente.I dialoghi sono abbozzati e spesso troppo improvvisati per far capire le particolarità della vicenda. L’idea dei finali multipli con invecchiamento in dote è discutibile come un’atmosfera fatta di città allagate distrutta da una fotografia stile telenovela e da brani musicali degni di una mediocre compilation.