Firenze non deve morire di criminalità. Rione di Santa Maria Novella

La chiesa di Santa Maria Novella è meravigliosa e con la piazza antistante rappresenta per chi arriva a Firenze in treno un posto magnifico, magico. Eppure anche i posti meravigliosi a lungo andare possono essere circondati da degrado e spaccio, con alcuni problemi da affrontare in tempo e rapidamente. Dai sopralluoghi effettuati è emerso che nelle via laterali, ed in parte pure in piazza, vi sono degli spacciatori arabi e pure cingalesi. Cosa ad oggi non particolarmente diffusa. Il rione negli anni è mutato ed il rischio che diventi una zona araba purtroppo esiste con veli integrali già molto visibili, con i classici rischi di ghettizzazione che ne conseguono. Sempre in zona ci sono dei casi sociali, da trattare, che vivono al freddo in strada con alcuni di loro che sono contigui alle strutture criminali. Si stanno inoltre vedendo delle presenze criminali centrafricane provenienti dalla Stazione Ferroviaria e dalle Cascine.

                                             

Chi lavora e vive nel posto è preoccupato come la suddetta testimonianza di Fatima ci dimostra: “Io arrivo in Italia 20 anni fa perché il destino mi ha voluto qua. Firenze per me è stata amore a prima vista. Unico legame tra me e Italia è Firenze e l’amore per Firenze. Se l’Italia fosse una bellissima donna, Firenze è il volto di questa donna. Ogni giorno mi sento una donna fortunata a vivere a Firenze e nel frattempo mi stringe il cuore vedere questa città nelle mani di chi le manca di rispetto. Io lo vedo a Santa Maria Novella tutti i giorni, dove per la colpa di poche persone, il degrado sta crescendo come il cancro. Arrivano gli spacciatori da tutti le parti. Odore forte di urina e altro che non ci permette di passare senza coprire il naso. Devi essere attenta per non essere vittima di un scippatore. Ci sono pure senza fissa dimora che sono spacciatori e consumatori, che appena arriva il buio cominciano usare crack e vanno fuori di testa. Io per paura di questi drogati che di continuo rompono i vetri delle macchine non vengo al lavoro con la machina e preferisco arrivare con la bici e non è facile sotto la pioggia o con il freddo però non è possibile avere sicurezza che non ti rompono il vetro. Mi hanno rubato fin adora due bici legate con la catena. Sono stata vittima di un aggressione da un nord africano sotto effetto di droga. Sembra che stia raccontando una barzelletta però purtroppo è vero. Io sono una donna abbastanza forte però immagino cosa può succedere ad una ragazzina o ad un anziano. È imbarazzante. Firenze non può essere ridotta così. Ci vuole rispetto per una città come Firenze. Un Museo a cielo aperto che è un patrimonio per gli italiani e per tutto il mondo”. La situazione al momento è difficile ma recuperabile a patto che si intervenga in modo mirato ed affidabile.

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