Destinazione Matrimonio

Due individui molto cinici si ritrovano a un matrimonio in veste d’invitati. Lui è un parente e lei una ex dello sposo, entrambi non credono che il sentimento possa entrare a far parte delle loro vite. In tre giorni di permanenza sull’isola delle nozze avranno modo di capire quanto il cinismo e la solitudine tengano al riparo dalle sofferenze. Destinazione matrimonio è un film rasserenante che cerca di fare luce su quanto, gli individui non abbiano più voglia di rischiare.

I protagonisti sono persone già masticate dalla vita, conoscono le regole del gioco e sanno perfettamente che sapore ha la sofferenza. Pensato come uno scambio di opinioni deve molta della sua fortuna agli splendidi dialoghi e all’interpretazione malinconico solare dei protagonisti. Un viaggio nella mente di un uomo e una donna che hanno fatto del cinismo la loro religione. Keanu Reevs e Winona Ryder sono abilissimi nel tratteggiare la delusione che un cuore diffidente porta sé.

Come nelle più riuscite vicende umane però, un amore potrebbe sbocciare tra spiriti affini solo a patto di assumersi il rischio. Il personaggio di Reevs è molto meno propenso a dare un seguito a due notti di sesso e soprattutto di perfetta conversazione mentre la Rider appare disposta a rischiare. La staticità della scena sintetizza perfettamente il mondo chiuso in cui un uomo e una donna troppo indifferenti si chiedono come tornare ad appassionarsi.

Senza alcuna ambizione il film dimostra le qualità che due individui sani di mente hanno nel raccontare la verità, soprattutto a se stessi, correndo il rischio di farsi male. Un’operazione interessante che ha solo la colpa di pensare lo spettatore medio come un individuo capace di riflettere oltre 140 caratteri.