Colombia: nuovo record nella coltivazione della coca

La Colombia ha stabilito un nuovo record per la coltivazione della foglia di coca, utilizzata per produrre cocaina, secondo un rapporto delle Nazioni Unite. Lunedì l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC) ha reso noto che 230.000 ettari (568.340 acri) di terreno sono stati coltivati ​​a coca lo scorso anno in tutta la nazione sudamericana: un aumento del 13% rispetto al 2021. Anche la produzione potenziale di cocaina è aumentata del 24% a circa 1,73 milioni di chilogrammi (1.738 tonnellate), ha rilevato l’ufficio. Si tratta dei numeri più alti da quando le Nazioni Unite hanno iniziato il monitoraggio nel 2001. “È preoccupante che ogni anno si registri un aumento dei raccolti di coca nel Paese”, ha affermato il direttore regionale dell’UNODC, Candice Welsch, durante la presentazione del rapporto.

La Colombia è stata a lungo il più grande produttore mondiale di cocaina e ha dovuto affrontare pressioni, in particolare da parte degli Stati Uniti, per reprimerne la produzione.

Difficile però convincere gli agricoltori ad abbandonare l’unico mezzo di sostentamento, le coltivazioni illegali se non hanno i sussidi promessi più volte da governo e soprattutto, se non hanno incentivi. Inoltre, le strategie politiche del presidente colombiano Gustavo Petro non sembrano essere tenaci e risolutive. Anzi, risultano alquanto ambigue.  Ha definito “irrazionale” la guerra alla droga, ha proposto di regolamentare i narcotici, espandere i programmi volontari di sostituzione delle colture, concentrare l’attuazione sulla leadership delle bande di narcotrafficanti e aumentare i finanziamenti sociali nelle aree di produzione.

La scorsa settimana Petro ha chiesto un’alleanza tra i paesi dell’America Latina per riconoscere il consumo di droga come un problema di salute pubblica invece di affrontarlo con quello che ha definito un approccio militarizzato “fallito”. Per fermare i narcotrafficanti colombiani (guerriglieri, ex militari, spietati, armati fino ai denti) basterà chiamare il medico.

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