Chi protegge il predicatore estremista Zulfiqar Khan?

Lo scorso 12 aprile l’articolo intitolato “Perchè nessuno interviene contro il predicatore pakistano Zulfiqar Khan?” esponeva l’attività del soggetto in questione che, dal pulpito del centro islamico “Iqraa” di Bologna, va avanti da mesi con una campagna di odio verbale nei confronti di Stati Uniti, Israele, Gran Bretagna, i Paesi arabi moderati e contro chiunque a suo dire sostenga Israele. I sermoni sono tra l’altro consultabili pubblicamente sulla pagina Facebook del centro islamico.

Khan è già noto alle cronache per aver detto, durante una puntata della trasmissione “Dritto e Rovescio”, che “Gli israeliti sono terroristi e ingannatori secondo la Bibbia” aggiungendo che l’inganno con il fine dell’interesse fa parte della fede ebraica. La questione dei sermoni di Khan è stata ripresa anche dal sito di Nicola Porro lo scorso 27 marzo e Khan è anche stato ospite del programma “La Zanzara” di Cruciani.

Khan, a sua volta, non ha esitato ad attaccare questi giornalisti, additandoli come “bugiardi”, come “coloro che coprono la verità”, dunque dei “kuffar”. Ebbene sì, trattasi di takfir, la famigerata accusa di miscredenza.Le esternazioni di Khan erano state duramente criticate anche da Andrea Del Mastro Delle Vedove, parlamentare di Fratelli d’Italia nonché Sottosegretario al Ministero della Giustizia. E’ dunque altamente improbabile che le autorità italiane non siano al corrente delle gravissime esternazioni di Khan che ha trasformato il pulpito di un centro islamico in una piattaforma per la diffusione della propaganda radicale.

Anche ieri , durante l’ennesima “khutba”, il sermone del venerdì, Khan è andato avanti per oltre mezz’ora con una serie di esternazioni che di religioso hanno ben poco. Dal minuto 11:43 il predicatore attacca con la propaganda filo-iraniana per poi arrivare a dire “Questo è l’Islam…Hamas, Hezbollah, Siria, Iran, Yemen, non vogliono uccidere, non vogliono fare male ai civili”.

Dopo pochi minuti Khan esclama: “Quel castigo che stiamo aspettando che viene da parte di Allah, con le mani di Hamas e Hezbollah…”E dopo aver accusato Netanyahu di essere un “assassino, estremista rabbino” dice: “Se qualcuno dice a me “sei estremista islamico” dico sì perché estremismo vuole dire seguire i fondamenti…”

Verso la parte finale del filmato, dopo aver nuovamente maledetto i sionisti (“Questi maledetti estremisti sionisti”) tira in ballo anche la festività ebraica di Pesach, che avrà inizio il prossimo 22 aprile, in riferimento al sangue sullo stipite delle porte. Un’esternazione non delle più semplici da comprendere ma che evidenziano antisemitismo. Secondo Khan infatti “questi estremisti cattivi, rabbini, sionisti” avrebbero organizzato il sacrificio di un montone o agnello nella moschea di al-Aqsa per attirare il successo e avrebbero messo in palio un premio che va dai 5 mila ai 10 mila Shekel.

Il sermone, anche in questo caso, è di pubblico dominio sulla pagina Facebook del centro islamico bolognese Iqraa. L’attività di Khan è stata esposta anche nello Stato ebraico dal Times of Israel ed è arrivata anche negli Stati Uniti in seguito a una serie di pesantissime esternazioni di Khan che ha accusato il Presidente Joe Biden di essere “una delle due corna di Santana” e “un pedofilo che ha costretto al figlia minorenne a fare la doccia a mezzanotte con lui”. Alcune sue affermazioni sono anche state segnalate alle organizzazioni che si occupano della lotta all’antisemitismo. Le ragioni per le quali Khan sia ancora libero di portare avanti la propria assurda propaganda di odio nonostante sia oramai noto a tutti resta un grosso punto interrogativo che necessita però di chiarimenti.

@riproduzione riservata