Perchè nessuno interviene contro il predicatore pakistano Zulfiqar Khan?

L’imam della moschea Iqraa di Bologna, il pakistano Zulfiqar Khan, continua con i suoi sermoni di odio nei confronti di “israeliti”, Stati Uniti, in particolare contro “l’assassino Netanyahu” come oramai ripete da tempo microfono alla mano e contro Joe Biden, accusato addirittura di pedofilia in un sermone gridato dal pulpito del centro islamico venerdì 5 aprile e pubblicato anche sulla pagina dell’associazione. Nel filmato, dal titolo “I pedofili nel governo americano e il ruolo sionista”, il predicatore prima cita un presunto “traffico di bambini che parte dall’America” ricollegandolo al caso Epstein per poi affermare al minuto 09:24 “Cosa possiamo dire quando un padre. Senza la voglia della sua figlia di 6 anni o 7 anni o 8 anni costringe di fare la doccia a mezzanotte con lui e poi lui diventa il presidente del paese, è una vergogna per tutto il mondo, questa è la faccia del Joe Biden che lui non ha risparmiato neanche sua figlia. Già è scoperto e uscito il suo diario dove lei scrisse che il mio padre faceva di notte la doccia con me”. E ancora: “I video si vedono, sui mass media, sui social media, dove questo schifo, matto, pedofilo, i suoi occhi come guardano sua figlia…” (11:13).Khan poi se la prende con l’amministrazione statunitense perché “più del 90% del gabinetto di Joe Biden controlla i sionisti” e con “gli assassini israeliani che non hanno risparmiato nessuno”.

A fine sermone poi il predicatore se la prende anche con i presidenti di Egitto, Marocco, Pakistan e Arabia Saudita perché “non sanno niente” e invoca “Allah distruggi questi “zaalimin”, oppressori, come si deve”. Del resto Khan ha già indicato in più occasioni di preferire il regime iraniano e lo Yemen, come venerdì 23 febbraio 2024 quando, sempre dal pulpito del centro islamico, ha lodato quei due Paesi, assieme alla Russia e alla Cina, per essersi schierati contro Israele. Anche nel discorso di Eid del 10 aprile, Khan ha rinnovato i complimenti a Iran e Yemen, ma anche a Iraq e Siria, prendendosela con i Paesi musulmani che “hanno abbandonato i palestinesi” e con l’Arabia Saudita “per quel che ha fatto allo Yemen”.

E poi ancora: “…chi alzerà la voce contro questi assassini, pedofili, trafficanti di bambini, questi sono maledetti, sulla terra, più maledetto che è esistito sulla terra è questo Netanyahu, è questo Biden col suo permesso che sta ammazzando che sta ammazzando” per poi tirare in ballo “l’agenda sionista che vuole uccidere uno per uno…sia il piccolo che il grande, sia la donna incinta che la donna giovane”.Attenzione poi, perché Khan arriva ad invertire i fatti accusando gli israeliani di aver molestato le donne musulmane: “Hanno molestato le nostre figlie, le nostre donne”.Insomma, un totale sfregio alle donne vittime di torture, abusi sessuali e violenze perpetrate da Hamas. Tutto ciò esclamato durante il sermone di fine Ramadan e persino i fedeli appaiono perplessi, imbarazzati; alcuni non guardano neanche l’imam davanti a un sermone verbalmente violento e che c’entra ben poco con una festa religiosa.Bisogna dire che nemmeno con il sermone dello scorso 8 aprile, dal titolo “Il Corano e la Bibbia prevedono la distruzione di Israele?” le cose sono andate molto meglio, con Khan che se la prende nuovamente con “gli israeliti”, accusati di non aver rispettato la legge della guerra perché “ogni giorno c’è una nuova strage” e “nelle ultime ore sono quasi più di 50 i bambini che hanno perso la vita”. Ovviamente non si sa in base a quali fonti il soggetto in questione spara questi numeri.

Il predicatore tira poi in ballo dei versetti coranici sui miscredenti e su Allah che “aumenta i loro peccati” per poi bersagliare nuovamente il premier israeliano Netanyahu e “le sue forze sataniche…che sono malati di testa e hanno perso il consenso”. Sempre secondo Khan, Hamas avrebbe fatto capire che “questo governo assassino non vuole nessun ostaggio indietro; non vuole arrivare a una soluzione per scambiare gli ostaggi”. Non solo, perché sempre secondo tale personaggio, Hamas ha dichiarato che due ostaggi sono morti per mancanza di cibo e teme che altri possano morire per lo stesso motivo.Insomma, da quanto emerge dalle esternazioni di Khan, gli israeliani avrebbero molestato le donne palestinesi e Hamas si preoccuperebbe addirittura degli ostaggi, della loro carenza alimentare, accusando Israele di non volere lo scambio. Non sarà forse che Hamas ha torturato, massacrato, violentato le donne israeliane lo scorso 7 ottobre? Non sarà mica che Hamas ha ucciso e sequestrato civili?I sermoni di Zulfiqar Khan non sono affatto una novità del momento, ma vanno avanti da mesi e con titoli come “Fine definitiva di Israele”, “Oppressione continua e ipocriti”, “Ruolo distruttivo degli Stati Uniti nella destabilizzazione della pace mondiale”, “Complesso militare americano, una minaccia per la pace nel mondo”.

Nel novembre del 2023, alla trasmissione “Dritto e Rovescio”, Khan aveva dichiarato: “Gli israeliti sono terroristi e ingannatori secondo la Bibbia” aggiungendo che l’inganno con il fine dell’interesse fa parte della fede ebraica. Il 24 febbraio, durante una manifestazione pro-palestinese a Milano, Khan aveva gridato al microfono che gli israeliani non sono semiti perché non sono figli di Sem e “quelli che vengono dalla Polonia non sono semiti” e non sono neanche “veri ebrei”. Il video è poi stato rimosso dalla pagina dell’associazione islamica IQRAA.In un altro video del 25 marzo dal titolo “Palestina Libera”, Khan ha affermato: “Adesso aspettiamo ad Allah, sua Rahma, e tutti i fratelli che hanno dato il coraggio, hanno sostenuto i nostri mujahidin, poi dobbiamo fare Dua per i nostri martiri che hanno perso la vita in questi mesi…”. La questione è stata ripresa anche dal sito di Nicola Porro lo scorso 27 marzo e Khan è anche stato ospite del programma “La Zanzara” di Cruciani.L’utilizzo che Khan fa delle fonti religiose è preoccupante in quanto estrapola e decontestualizza dei versetti per poi attribuirne significati universali da ricollegare a eventi attuali che nulla hanno a che fare con aspetti fideistico-religiosi e facendone dunque un uso dedito alla propaganda ideologica. Le moschee e i centri culturali islamici sono luoghi destinati all’attività religiosa e non dovrebbero diventare centri propagandistici di odio. Non è un problema che riguarda soltanto chi viene bersagliato da tale propaganda, ma coinvolge anche quei musulmani che non vogliono vedere la propria moschea trasformata in un luogo di propaganda ed estremismo.L’attività di Khan va oramai avanti da mesi e mesi ma, incredibilmente, le autorità italiane non hanno ancora mosso un dito e sono in molti ormai a porsi delle domande.

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