God save the (Best) President!

In appena sei mesi ha raggiunto risultati storici in politica estera, economia, immigrazione e sicurezza. Nessun altro presidente americano ha fatto tanto, in così poco tempo.

Best President

Donald Trump è entrato ufficialmente nel novero dei più grandi presidenti americani, e sicuramente il migliore dell’era contemporanea: questo il giudizio unanime degli storici e degli osservatori imparziali e obiettivi.

Chi oggi lo critica lo fa solo per manicheismo politico, cialtroneria pregiudiziale e ignoranza schietta.

Nessun altro presidente americano ha ottenuto più successi di lui e in così breve tempo; nessuno ha saputo dosare la strategia della forza e del negoziato come è sua abitudine; nessuno è mai riuscito a destreggiarsi così bene fra affari esteri, questioni commerciali, politica interna, sicurezza, immigrazione, corruzione, e perfino modificare derive culturali e sociali.

Un giudizio unanime: Trump tra i grandi della storia

Non si può dar torto a Karoline Leavitt quando oggi afferma:

«Il Presidente Trump ha ottenuto ciò che nessun altro Presidente nella storia avrebbe potuto immaginare: l’eliminazione del programma nucleare del regime iraniano e un cessate il fuoco senza precedenti tra Israele e Iran. Davvero straordinario!».

Obama nel suo mandato ha sganciato 26.000 bombe, Biden ha bombardato la Siria, entrambi senza ottenere alcun risultato se non di destabilizzare completamente il Maghreb e il Medio Oriente. Trump ne ha sganciate 14 e – con 12 giorni di guerra israeliana – ha posto fine a 50 anni di minacce nucleari iraniane, lasciando Khamenei a disperarsi nascosto nel suo bunker.

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Nel frattempo oggi il prezzo del petrolio scende di quasi il 5% dopo il cessate il fuoco tra Iran e Israele.

guerra iran israele
E il Dow Jones è ai massimi, con gran scorno dei catastrofisti:

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Una rivoluzione geopolitica senza precedenti

Lion Udler – attento commentatore geopolitico – così commenta:

«Israele ha eliminato il programma nucleare iraniano che va avanti da 40 anni, con investimenti di centinaia di miliardi di dollari da parte dell’Iran, danneggiato il programma missilistico, togliendo le carte dalle mani della repubblica islamica.

L’Iran si trova senza il programma nucleare, senza i siti nucleari, senza la stragrande maggioranza degli scienziati nucleari e soprattutto senza soldi, le sanzioni sono tutt’ora in vigore, ma senza la carta nucleare.

L’Iran deve necessariamente fare un accordo per togliere le sanzioni, un accordo che gli USA imporranno senz’altro, il nucleare iraniano deve finire per sempre, altrimenti finirà la sua economia.

Il regime iraniano è debole, le sue forze armate sono state decapitate, Hamas, Hezbollah, Houthi e le milizie sciite sono state smantellate, e se vuole l’economia dovrà cancellarle per sempre».

trafalgar group

L’indice di gradimento di Trump è salito di dieci punti negli ultimi giorni.

La strategia della forza e del negoziato

Trump ha dato pieno sostegno a Netanyahu per permettere a Israele di difendersi una volta per tutte dai tentativi di sterminio messi in atto da Hamas e dagli islamisti proxit dell’Iran, nonché per colpire direttamente la mostruosa dittatura bellicista degli ayatollah. In questo modo ha ottenuto di essere l’autorevole interlocutore di Netanyahu e poter imporgli la propria visione strategica.

E la strategia di Trump abbiamo imparato a conoscerla in ogni campo: mostrare i muscoli e tenere aperta la porta ai negoziati.

Best president dazi

Economia e commercio: la rinascita americana

Lo ha fatto egregiamente con la guerra dei dazi, dove solo gli stolti interpretavano le mosse del Presidente come un arretramento. Trump minacciava innalzamenti dei dazi se gli altri Paesi non avessero abbassato i propri in vigore da decenni contro l’economia americana. E puntualmente ogni governo è sceso a patti con gli Usa, perfino la Cina, riportando equilibrio negli scambi commerciali. Un successo per il Presidente.

Nel frattempo innumerevoli multinazionali hanno aperto propri stabilimenti in territorio statunitense, grazie agli incentivi di questa amministrazione.

Immigrazione e sicurezza: ordine ripristinato

Sul fronte immigrazione: se con Biden dal confine messicano passavano decine di migliaia di clandestini, con Trump ora l’attraversamento si è ridotto a… zero! (Dati Border Patrol).

Trump ha finalmente smascherato e smantellato le comunità di gangster e narcotrafficanti sudamericane presenti negli Usa, che i dem si ostinano a definire “innocenti immigrati”. Gang che in questi decenni hanno reso invivibili interi Stati americani.

Trump ha minacciato gravi ritorsioni commerciali a Canada e Messico qualora non si fossero decisi a combattere l’invasione di fentanyl alle proprie frontiere con gli Usa. Cosa che i due Paesi hanno immediatamente eseguito.

Trump non ha esitato a inviare marines e guardia nazionale nelle città assaltate dai dimostranti violenti per stroncare ogni illegalità e proteggere la popolazione.

La guerra alla corruzione e all’apparato dem

Trump ha scoperchiato decenni di corruzione politica e burocratica da parte dei dem. Ha reso pubblici gli illeciti elettorali del 2020. Ha fatto emergere ipocrisie, menzogne, inettitudini politiche e miserie culturali del Partito Democratico. Ha dimostrato l’incapacità fisica e mentale di Biden, nonché la sua totale avulsione dai processi decisionali, e di conseguenza lo scandalo dei dem nel nasconderlo.

Trump ha estirpato la folle e ridicola deriva culturale woke, sia nella burocrazia sia nella società. Ha fermato i movimenti proPal che difendono il terrorismo islamista e proclamano l’antisemitismo. Ha bloccato i finanziamenti alle istituzioni pubbliche che si pongono contro la legalità (e il buon senso). Ha lottato e continua a lottare contro i giudici federali nominati dai dem che sistematicamente sentenziano contro i suoi decreti, per essere poi regolarmente smentiti dalle Corti d’Appello.

Trump ha portato alla luce miliardi di dollari pubblici rubati al welfare e finiti in mani private di politici e di organizzazioni private controllate dai dem. Ha eliminato enormi finanziamenti destinati a fondi assurdi e pretestuosi e li ha dirottati su fondi sociali.

Trump ha smascherato le operazioni illegali, le corruzioni, e le complicità di agenzie Onu e di altre organizzazioni in palese combutta con il terrorismo internazionale, specialmente arabo.

Trump ha eliminato le false politiche green, e ha ridimensionato le prepotenze dell’UE e di Macron & C. Ha annullato le esiziali norme sanitarie e vaccinali. Denuncia le pessime strategie finanziarie della Fed.

L’America torna sovrana e rispettata

Trump è riuscito a dialogare con Putin e a fermare l’arroganza guerrafondaia di Zelensky. Ha ottenuto di certo accordi segreti dalla Russia per combattere l’asse del terrore islamista in Medio Oriente. Ha riportato Libano e Arabia Saudita a fianco di Israele. Ha fatto in modo che la Cina non sostenesse l’Iran.

Trump in due giorni ha mediato tra India e Pakistan – due potenze nucleari – facendo terminare una pericolosissima guerra. Il Pakistan ha ufficialmente e formalmente candidato Trump al Premio Nobel per la Pace.

Numeri concreti: la prova del successo

L’inflazione Usa che a gennaio era al 3,00, a maggio è scesa al 2,35. Il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti è rimasto stabile al 4,2% a maggio 2025 per il secondo mese consecutivo. Il tasso di disoccupazione di lungo termine negli Stati Uniti è sceso allo 0,85% a maggio dallo 0,98% di aprile del 2025.

Tutto questo in sei mesi.

Pennsylvania Trump rally shooting suspect pictured after deadly ...

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