
Nel dark web, tutto ha un prezzo. Anche la tua identità. Una parte nascosta di Internet accessibile solo con strumenti come Tor ospita un mercato nero globale dove documenti personali, carte di credito, accessi bancari e persino informazioni sanitarie vengono venduti come se fossero prodotti in offerta su un sito e-commerce.
Un’indagine recente condotta da NordVPN ha svelato un archivio da quasi 6 milioni di carte di credito rubate, provenienti da otto dei principali mercati illegali online. L’Italia figura purtroppo tra i paesi più colpiti: si stima che oltre 80.000 carte di credito italiane siano attualmente in vendita.
Dark Web: il valore dei tuoi dati personali
Se pensi che il furto d’identità sia un problema solo per le celebrità o i miliardari, ti sbagli. Anche i dati della persona più anonima possono essere monetizzati.
Ecco un’idea dei prezzi:
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Carta d’identità: 0,50 €
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Cartella clinica: 1 €
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Dati completi della carta di credito: 5 €
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Accesso completo a un conto PayPal: 418 €
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Selfie con documento in mano: fino a 33 €
La gravità non sta tanto nel prezzo, quanto nell’uso che i criminali possono fare di queste informazioni. Anche un semplice documento può essere sufficiente per aprire conti bancari, contrarre prestiti o compiere truffe a tuo nome.
Come vengono sottratti i tuoi dati?
Il furto di informazioni avviene spesso a tua insaputa. Le tecniche più comuni includono:
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Phishing e truffe via email o SMS
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Malware installati tramite siti infetti o app compromesse
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Violazioni di grandi aziende, come nel caso di Equifax, che nel 2017 ha subito un data breach da 143 milioni di persone.
Molti dei dati vengono sottratti da database sanitari, istituti finanziari, portali pubblici e privati. Una volta rubati, vengono caricati su piattaforme illegali dove gli utenti possono scegliere cosa acquistare con una semplicità inquietante.
Lo shopping illegale nel dark web
Chi naviga il dark web può accedere a veri e propri “negozi” digitali con voti, recensioni, cataloghi e filtri di ricerca. I pagamenti avvengono in criptovalute, in particolare Bitcoin, per garantire l’anonimato totale.
Un utente può selezionare il tipo di carta desiderata (Visa, Mastercard, Amex), scegliere le informazioni aggiuntive (CVV, scadenza, nome del titolare, indirizzo, codice fiscale, ecc.) e acquistare tutto con un clic. Più il profilo è completo e affidabile, maggiore sarà il prezzo.
L’evoluzione del crimine digitale: un rischio crescente per tutti
Il problema non è solo il numero crescente di dati rubati, ma anche la facilità con cui questi vengono ottenuti e rivenduti. A differenza del passato, oggi gli hacker non hanno bisogno di essere dei geni informatici: esistono software e kit già pronti acquistabili sul dark web per avviare una “carriera” criminale digitale.
Secondo Kaspersky, anche chi non ha nulla da nascondere può finire nel mirino. I dati di una persona comune possono comunque essere sfruttati per:
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Commettere frodi
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Ottenere linee di credito
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Rovinare reputazioni
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Compiere reati gravi a nome della vittima
Difendersi è possibile: ecco cosa fare
Proteggi i tuoi dispositivi:
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Mantieni aggiornati antivirus e firewall
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Evita di installare software da fonti non ufficiali
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Usa password forti e autenticazione a due fattori
Naviga con attenzione:
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Diffida di email sospette, link accorciati o richieste di dati personali
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Non condividere informazioni sensibili sui social
Monitora i tuoi conti:
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Controlla regolarmente estratti conto e movimenti bancari
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Attiva notifiche in tempo reale per operazioni sospette
In caso di sospetto furto:
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Segnala subito alla tua banca
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Sporgi denuncia alla Polizia Postale
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Rivolgiti a un servizio di protezione dell’identità, se necessario
Il prezzo della nostra identità
In un’epoca dove tutto è digitalizzato, la nostra identità ha un valore reale anche quando viene svenduta per pochi centesimi. I criminali informatici non guardano in faccia a nessuno: non serve essere ricchi o famosi per diventare bersaglio.
Essere consapevoli, informati e prudenti è oggi l’unico vero modo per non trasformare un semplice documento d’identità in un pericolo per il nostro conto in banca, la nostra reputazione e la nostra libertà personale.