La vita da Conclave dei cardinali in attesa del soffio dello Spirito Santo

A guidare i cardinali nella scelta del 267esimo Pontefice sarà lo Spirito Santo

Conclave

Inizierà mercoledì la vita da Conclave dei 133 cardinali chiamati a eleggere il 267esimo Pontefice. I porporati dormiranno quasi tutti nella Domus Sanctae Marthae, specifichiamo “quasi tutti” perché, in realtà, la residenza ne può ospitare solo 120. Le stanze verranno assegnate a sorteggio e i 13 cardinali che non potranno dormire nella residenza, verranno spostati nella vecchia ala che doveva diventare l’asilo per i figli dei dipendenti.

A che ora inizierà il Conclave

Mercoledì 7 maggio, alle 16.30 i 133 cardinali elettori entreranno in Cappella Sistina. I 133 cardinali elettori sotto gli 80 anni si riuniranno per scegliere, con una maggioranza qualificata, la nuova guida della Chiesa dopo la morte di papa Francesco. E da quel momento non avranno più nessun contatto con il mondo esterno.

Il giuramento del “segreto assoluto”

“Riservatezza totale” è la parola d’ordine. I cardinali non potranno rivelare, né in questi giorni né mai, cosa vedono e sentono in quello che è il momento più importante nella vita della Chiesa: la scelta del nuovo Papa. Sarà anche il giuramento degli ufficiali e addetti al Conclave che, in attesa dell’inizio dell’assemblea elettiva del nuovo Pontefice, devono promettere “di osservare il segreto assoluto con chiunque non faccia parte del collegio dei cardinali elettori”, “a meno che non ne riceva speciale facoltà”.

Chi dovrà tacere

Oltre ai cardinali, saranno obbgligati, pena la scomunica, medici, infermieri, addetti agli ascensori, ai servizi mensa, alle pulizie, ai trasporti. E ancora: il maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie; i cerimonieri pontifici; l’ecclesiastico scelto dal cardinale che presiede il conclave (cioè il cardinale Pietro Parolin) perché lo assista nel proprio ufficio. Ma non è finita: i religiosi addetti alla Sagrestia Pontificia; i religiosi di varie lingue per le confessioni; il colonnello e un maggiore del corpo della Guardia Svizzera Pontificia, addetti alla sorveglianza vicino alla Cappella Sistina; il direttore dei servizi di sicurezza e della protezione civile dello Stato della Città del Vaticano e alcuni suoi collaboratori.

Tutti loro, nei giorni del conclave, non potranno avere alcun contatto, neanche con i propri familiari.

Vietati cellulari e televisione

La promessa richiesta è anche di astenersi “dal fare uso di qualsiasi strumento di registrazione” audio o video di quanto accade nella Città del Vaticano ed in particolare di quanto ha “attinenza con le operazioni connesse con l’elezione” del successore di Francesco. Sarà vietato anche guardare la televisione. Dopo essere stati istruiti sul significato dell’atto da sottoscrivere, gli addetti ai lavori dovranno pronunciare e sottoscrivere personalmente la formula, davanti al cardinale Kevin Joseph Farrell, camerlengo di Santa Romana Chiesa, e a due testimoni, protonotari apostolici.