Ucraina: russi all’attacco ad Avdiivka, guerra ibrida in Finlandia

Avdiivka è una città nei pressi di Dontesk che resiste da più di un anno nella morsa dell’Esercito Russo. L’attacco russo a questo insediamento è iniziato due giorni fa, caratterizzandosi come una manovra a tenaglia tesa a circordare il centro abitato. Dopo un intenso e prolungato fuoco preparatorio di artiglieria le truppe del Cremlino hanno tentato di avanzare. Fino ad ora hanno ottenuto qualche guadagno posizionale a nord della cittadina mentre la branca della tenaglia che avrebbe dovuto avanzare verso sud non ha ottenuto alcun risultato.

Due le novità che si segnalano per questo attacco. La prima riguarda le modalità dell’attacco stesso: abbandonate le operazioni di fanteria condotte da piccole unità che fin qui avevano caratterizzato le operazioni offensive, i russi questa volta hanno gettato in battaglia il peso delle loro forze corazzate. Il risultato per ora è stato disastroso. Le fonti che conteggiano le perdite attraverso filmati ed immagini geolocalizzate parlano di una stima prudente di almeno 36 tra tank e blindati degli assalitori distrutti o danneggiati nelle ultime 48 ore. Il secondo fatto di rilievo è che questo attacco in forze, su un fronte tutto sommato secondario, smentisce almeno in parte le troppo ottimistiche analisi che insistono nel dire che i russi non hanno più forze di riserva da far entrare in combattimento.

Il Balticconnector è un gasdotto che collega la Finlandia all’Estonia. Costruito tra il 2018 ed il 2019 rappresenta l’unico collegamento energetico tra questo Paese ed il resto d’Europa ed è stato concepito appunto per rendere autonoma la Finlandia dall’importazione di gas russo. Nella notte tra il 7 e l’8 ottobre gli operatori del gasdotto verificano un calo di pressione nelle tubazioni sottomarine e bloccano il flusso. Al momento del guasto i sensori non avevano segnalato né esplosioni né attività sismica. Gli investigatori sono orientati a pensare che il danno è stato causato da una distruzione meccanica e questo fa ipotizzare il sabotaggio. Cautela nelle dichiarazioni del Governo Finlandese ma è evidente che i sospetti si sono appuntati su Mosca. Ci vorranno 5 mesi per riparare il gasdotto. Il Segretario della NATO, Jens Stoltenberg ha dichiarato: “Se dovessero esserci prove che si tratta di un attacco volontario a infrastrutture della NATO ci sarà una risposta unita e determinata”. Il presunto attacco ad un gasdotto europeo proprio alle soglie dell’inverno desta preoccupazione, tra l’altro Israele – vista la guerra in corso sul suo territorio – ha deciso precauzionalmente di sospendere la produzione del giacimento di Tamar (gestito dall’americana Chevron: 10 miliardi di metri cubi annui), il quale riforniva gas anche al continente europeo.

Gli attacchi ucraini sul fronte sud non si sono arrestati, ci sono stati alcuni avanzamenti ad ovest di Novoprokopivka, in direzione Kopani, e gli ucraini continuano anche ad essere all’offensiva sull’asse Novoprokopivka-Verbove, ma non si segnalano movimenti territoriali di rilievo, le difese russe tengono. A sud di Bakhmut continuano intensi combattimenti lungo la linea ferroviaria tra Klishchiivka e Kurdiumivka.

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