L’esorcista-Il credente

Tredicenne apparentemente serena desidera parlare con la madre morta. Angela è una ragazzina sfortunata. Vittima di un terremoto durante i mesi di gestazione ha affrontato la vita mascherando una tristezza difficile da lasciar andare. Ormai adolescente prova a ritrovare lo spirito della defunta che l’ha messa al mondo tramite un rito vietatissimo. Coadiuvata dalla sua amica Katherine riesce a mettersi in contatto con l’aldilà. Sfortunatamente non è la mamma a rispondere ma un demone che s’impossesserà dei corpi di entrambe le signorine. I genitori spaventati e increduli cercheranno aiuto nella madre di Regan . La signora Mc Neil aveva affrontato la possessione della figlia mezzo secolo prima e potrebbe essere la giusta guida per uscire dalla situazione. L’esorcista – Il credente è un film del 2023 diretto da David Gordon Green.

Dopo aver resuscitato Halloween, il regista ci riprova con L’Esorcista. Senza entrare nel merito di quanto siano opportune queste operazioni, il risultato riesce solo a metà. Le atmosfere del film di Friedkin andavano oltre il semplice horror e in questo nuovo capitolo non arrivano nemmeno a spaventare. A differenza di uno slasher come la saga di Carpenter, dove esagerare è il comandamento , le possessioni presuppongono una tensione che cresce senza esplodere quasi mai.

L’idea del prologo a Haiti allontana le attese e il montaggio frenetico non fa parte del genere di paura necessario. Lo schema che Green decide è classico: possessione, dramma e due preti cavalleria ma la scelta di dare una dimensione sociale alla vicenda non funziona. Lasciando da parte la psicologia, vero motore del capolavoro di Friedkin, Il credente si perde in scene quasi ridicole votate al politicamente corretto e alla fotocopia sbiadita del già visto.

L’Esorcista del 1973 aveva reinventato la paura giocando soprattutto sulle attese, il film di Green riesce a malapena a essere un prodotto commerciale con la pretesa di una denuncia poco incisiva e certamente fuori contesto. L’intrattenimento è una forma d’arte che andrebbe rispettata a colpi di creatività e anche quando le storie mancano onorare il pubblico dovrebbe essere una priorità. Cinema da evitare per riscoprire titoli horror passati.