Tra due mondi

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Divorziata di fresco e senza lavoro Marianne si trasferisce sulla costa francese. La donna, di professione domestica, lega con alcune colleghe che le propongono un impiego sulle navi. Il gruppo di donne porta in dote umanità differenti accomunate dal disagio sociale e da una profonda voglia di riscatto. Durante le loro giornate queste lavoratrici si confideranno e uniranno fino a diventare la parte più importante della loro vita.

Tra due mondi è il nuovo lavoro come regista di Emanuelle Carrére. Il film è la cronaca di quanto lo spirito possa aiutare a fuggire da una realtà che dimentica presto alcuni individui. Sullo schermo va in scena un racconto di vita al femminile che descrive l’amicizia e mostra quanto la solidarietà sia ancora possibile. Tratto da un racconto autobiografico Tra due mondi si pone l’obiettivo di far luce su una dimensione dove i privilegi, quando esistono, sono basici e difficilmente raggiungibili. Carrére tenta di emulare un cinema di denuncia lavorando su una protagonista che conosce la vita economicamente agiata fino a quando dovrà cimentarsi in ambiti diversi. Ispirandosi a registi come i Dardenne o Laurent Cantet lo scrittore mette insieme una storia di solidarietà come privilegio supremo e facilmente riscontrabile tra persone povere.

Juliette Binoche nel ruolo di Marienne incarna una donna che porta sul volto il fallimento ma anche la saggezza che esso comporta. Le altre attrici rappresentano la fierezza di persone in grado di fare i conti con se stesse a tal punto da aiutare per aiutarsi. Sceneggiato in maniera egregia il film pecca forse di eccessiva enfasi nel descrivere i due mondi riducendoli a qualcosa di molto netto. La realtà che il regista vorrebbe raccontare sembra cadere preda di un pregiudizio positivo troppo ostentato. Nonostante questo Tra due mondi s’assume delle responsabilità , fosse solo parlare di amicizia, che vanno applaudite . Un film discreto per gli amanti dello stile “storie disagiate”, che poco aggiunge al risaputo se non fosse per il pregio di raccontare un sentimento prezioso.