Siria: drone contro un’accademia militare. Almeno 100 morti (VIDEO)

In Siria almeno 100 persone sono state uccise ieri in un attacco con droni carichi di esplosivo al termine della cerimonia di chiusura dell’addestramento Ufficiali dell’Esercito governativo siriano, presso l’accademia militare della città di Homs. Il ministro della Difesa Ali Mahmud Abbas aveva abbandonato poco prima.

Si tratta di uno degli attentati più sanguinosi avvenuti nella parte del Paese controllata dal governo di Bashar al-Assad dall’inizio della guerra nel 2011.

“Secondo una valutazione preliminare, l’atto terroristico durante la cerimonia di consegna dei diplomi degli studenti dell’Accademia militare di Homs ha causato la morte di 80 martiri, tra cui sei bambini, mentre il numero dei feriti sale a 240″, ha affermato il ministro della Sanità siriano Hassan al-Ghobash.

Il numero è aumentato ad almeno 100 vittime. L’Osservatorio siriano per i diritti umani, una ONG con sede nel Regno Unito e che dispone di una rete di fonti in Siria, aveva indicato che l’attacco aveva provocato “più di cento morti, tra cui circa la metà dei cedetti e 14 civili”, e circa 125 feriti.

L’esercito siriano ha accusato organizzazioni terroristiche armate dell’attacco dei droni. 

“Supportati da soggetti internazionali già noti”, hanno attaccato durante la cerimonia “utilizzando droni carichi di esplosivi”, indica un comunicato pubblicato dal Comando generale dell’Esercito, in cui descrive l’attacco come un “atto terroristico codardo” e un “atto criminale senza precedenti”.

L’Esercito non ha menzionato le possibili ragioni dell’attacco né ha attribuito la responsabilità ad un gruppo particolare, ma ha assicurato che «risponderà con tutta la forza contro queste organizzazioni terroristiche, ovunque si trovino».

Per ora nessun gruppo ha rivendicato l’attacco. 

Homs è stata teatro di scontri tra le forze del regime e i militanti ribelli che cercavano di rovesciare il presidente Bashar Al-Assad nel 2012.

Nel 2014 il governo ha ripreso il pieno controllo di Homs, città che dopo le proteste popolari del 2011 è diventata un feudo ribelle.

 

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